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Una maratona dove hanno trionfato il trash e l' improvvisazione in quel di Rieti, eppure gli organizzatori ce l' avevano messa tutta per regalare alla città sabina la sua seconda maratona del nuovo millennio. 

 

Peccato, perché se tutto fosse andato per il verso giusto la manifestazione avrebbe potuto avere un discreto successo grazie alla sua particolare location con l' arrivo nello stadio Raoul Guidobaldi, autentico gioiello a disposizione dell' atletica reatina e vanto della città. 

 

Gli organizzatori avevano poi scelto un bellissimo percorso di tre giri con passaggio nel centro storico della città, nella Valle Santa lungo la Piana Reatina e sulla pista ciclabile che ripercorre parte del Cammino di San Francesco sotto i paesi di Contigliano, Cantalice, Greccio e da lontano la vista di Poggio Bustone, addossato su di una collina, paese natale di Lucio Battisti.

 

Invece, segnalazioni confusionarie, percorso non chiuso al traffico, scarso presidio del tracciato e mancanza di coordinazione tra gli addetti hanno creato non pochi problemi ai partecipanti. 

 

Malgrado tutto  i partenti sono stati circa 400, divisi in tre competizioni distinte: una di 8 km, una di 20 e la classica maratona di 42,195 km, fortunatamente baciate da un pallido sole autunnale che ha forato le scure nuvole piovose nel freddo del primo mattino.

 

Nella gara più lunga, tra i circa 200 arrivati, si è imposto, con facilità estrema, dopo una fuga solitaria, l'abruzzese Alberico Di Cecco in 2h41'17". Dal suo racconto di fine gara si evince un piccolo enigma perché, come egli stesso ha affermato, al 32° chilometro si era improvvisamente ritrovato alle spalle il sangritano Maurizio D'Andrea (proveniente da chissà dove, certamente non per colpa sua), che ha chiuso poi al secondo posto in 2h 42' 24". Terzo classificato, l'ostiense Claudio Pirotti, giunto al traguardo in 2h46'28".

 

Prima delle donne è stata la forte trailer toscana Francesca Lentini in 3h13'56", seguita dalle abruzzesi Paola Giuliani (3h24'15") e Chiara Zurli (3h38'01").

 

Nella 20 chilometri successo per il "campionissimo" Giorgio Calcaterra, reduce da una brutta influenza,  in 1h10'14" e, per il secondo anno consecutivo, della ternana Fabiola Cardarelli (1h24'46").

 

La gara di 8 chilometri  è stata una passerella per il marsicano Mirko Fantozzi (29'10") e per la palombarese Fabia Costantinii (39'00").