GALLERY FOTOGRAFICA - Doveva essere record e invece il record non c’è stato, tuttavia nel complesso i livelli tecnici sono stati più che accettabili. In generale credo che dovremo abituarci a delle prestazioni meno “stratosferiche”, ho la sensazione che da ora in avanti in maratona vedremo più raramente tempi nell’ordine di due ore e tre, due ore e quattro minuti, avrò modo di esplicitare meglio il mio pensiero in altro articolo.
L’attesa era tutta per Martin Lel, sembrava dovesse essere il protagonista ed invece già prima della mezza faticava a tenere il ritmo dei pacers; si è ritirato. A mio avviso resta un grande personaggio, con un pb di 2:05:15 realizzato a Londra nell’ormai lontano 2008.
La giornata era molto buona climaticamente, se vogliamo c’era un tasso di umidità piuttosto elevato ma ricordandoci delle edizioni molto calde o disturbate dalla pioggia direi che è difficile chiedere di meglio in questo mese, a Milano.
La classifica è già stata riportata da Morselli per cui andiamo a leggere qualche dato tecnico. Podio tutto keniano con il vincitore Ngeno Ernest che si avvicina molto al personale,2:07:57, realizzato nel 2015. Gara maschile piuttosto equilibrata , risolta negli ultimi chilometri. Mungara Kenneth, vincitore della Milano Marathon nel 2015, finisce terzo e si migliora chiudendo in 2:08:38, un tempo eccezionale se consideriamo che nel prossimo mese di Settembre compirà 43 anni! Questo tempo gli vale il record mondiale della categoria master SM40.
In campo femminile vince la keniana Kogsei Brigid in 2:27:45, un tempo che potrebbe sembrare normale o addirittura alto, non fosse che questa ragazza ha vent’anni (categoria promesse), era al suo esordio in maratona e ha dovuto correre tutta la gara in assoluta solitudine. Nunes Vera, seconda classificata, con 2:37:11 migliora il suo personale di oltre un minuto.
Poi ci sono tutti gli altri, la classifica ufficiosa dice 3719 arrivati, ciò significherebbe un modesto calo rispetto al 2015. Una situazione che peraltro si sta registrando in diverse competizioni.
La giornata potrebbe avere inciso, sia pure moderatamente, sul numero dei ritiri. Lieve incremento invece delle staffette, sempre in via ufficiosa il dato è di 2261 team che hanno completato il percorso. Doveroso segnalare i quasi 5.000 bimbi che hanno corso per 1195 metri lungo via Palestro e le 400 staffettiste donne “capitanate” da Lucilla Andreucci, partecipando al progetto Run4me.
Il percorso è stato leggermente velocizzato, qualche tratto in pavè in meno, tolta anche qualche curva. La prima parte è un po’ più complicata, perché siamo in tanti, ci sono molte curve, si passa due volte il ponte dei giardini e si corre nel centro della città. Bello il passaggio nel cosiddetto “quadrilatero della moda”. Dal km 10 diventa tutto più facile, niente rotaie e rettilinei discretamente lunghi, ancora meglio dopo il km 16 e fino al km 30, anche se in questo tratto l’altimetria ci regala qualche piccola difficoltà in più.
Condivido la mia fatica con l’amica Marina Spada, quindi diventa una ….piacevole fatica, almeno fino al km 24, quando mi caccia via. Peccato, poteva essere una buona scusa per concludere una maratona che non avevo né gambe , né voglia di finire. Già, mi ero ripromesso di fare 30 chilometri e così è stato. Dal km 26 al km 29 siamo stati letteralmente gassificati da una infinita colonna di auto , praticamente ferme in coda, naturalmente col motore acceso. Questo è l’unico tratto di un percorso che trovo valido e migliorato nel tempo, confido che il comune di Milano faccia uno sforzo deviando il traffico automobilistico; sarebbe un’ottima idea per chi corre ma anche per gli automobilisti stessi, non erano felici ( almeno credo!) di stare in auto così a lungo.
Passo il controllo del km 30 e mantengo l’intendimento iniziale, quindi mi fermo rifuggendo la tentazione di continuare. Mi fermo nonostante l’insistenza dell’amico Stefano Asperti, in evidente difficoltà cercava giustamente compagnia con cui condividere l’ultima parte , la più difficile per la stanchezza ma anche la meno gradevole.
Raggiungo la zona arrivo con la metropolitana, pensando che non dovrebbe essere la fine del mondo trovare un accordo con l’azienda dei trasporti milanesi per fornire un biglietto gratuito ai partecipanti.
Arrivederci al 2017.