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Baldini Stefano 2014 foto Roberto Mandelli

 

Sono passati 10 anni dal 23 aprile 2006, quel giorno Stefano Baldini, oltre a stabilire il nuovo record italiano di specialità migliorando il suo precedente 2:07:29.
Per Baldini quella fu una gara perfetta, usciva da un infortunio patito nell'inverno e non era nelle migliori condizioni, corse con la sua solita straordinaria intelligenza riuscendo, nella seconda parte di gara, a superare tantissimi avversari tra cui Gharib e sua maestà Gebrselassie.


Questo quanto dichiaro' Baldini dopo la gara (tratto dal sito www.stefanobaldini.net):

E’ stata una grande gara. Non c’è dubbio. Sono l’atleta che ha corso la seconda mezza maratona più veloce di tutti. Sono passato a metà gara in 1h03’22”, il gruppo di testa era davanti a me, li vedevo. Loro sono passati al ritmo previsto (1h02’33” n.d.a.), li vedevo sempre da lontano, poi ho cominciato a vederli sempre da più vicino. Al 27° ho preso El Mouaziz, al 32° Gharib, al 39° Gebre, dopo Rutto, prima tanti altri. Sono arrivato al record personale e italiano. Era dal 2003 che non correvo in 2h07’. 
Se non avessi avuto l’infortunio avrei potuto fare la gara insieme ai primi, ma come detto non potevo assolutamente non ce l’avrei fatta. Volevo gestire la mia condizione. Se tutto fosse andato bene sarei arrivato al personale. Ho avuto anche una buona lepre. Sono molto soddisfatto”

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L’altro fattore da tenere d’occhio era il clima. Pioveva questa mattina pioveva a Londra. Baldini spiega.
”Non era una pioggia che disturbava, pioveva a tratti, certamente se c’era il fondo asciutto il tempo finale sarebbe stato ancora migliore, io non scivolavo affatto, la tenuta delle mie scarpe era ottima”

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Ripensare alla prestazione del campione olimpico oggi a Londra, dà un enorme valore alla sua classe pura. Adesso si pensa a Goteborg, ma si pensa anche a quell’infortunio che l’ha bloccato quest’inverno.


”Mi è sicuramente servito molto stare in Namibia, grande tranquillità, tanti allenamenti. L’anno scorso per me è stato un anno deludente, a parte Londra corsa con i crampi e sempre al 5° posto ma in 2h09’25”. Poi il ritiro di Helsinki. Voglio guardare ancora avanti. Si può fare ancora molto”

 

La classifica finale

1. Felix Limo (Ken) 2:06:39
2. Martin Lel (Ken) 2:06:41
3. Hendrick Ramaala (Saf) 2:06:55
4. Khalid Khannouchi (USA) 2:07:04
5. Stefano Baldini (Ita) 2:07:22
6. Rogers Rop (Ken) 2:07:34
7. Hicham Chatt (Mor) 2:07:59 
8. Jaouad Gharib (Mor) 2:08:45
9. Haile Gebrselassie (Eth) 2:09:05
10. Evans Rutto (Ken) 2:09:35 



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