Era nuova la cosiddetta location, una grande acetaia che sarà inaugurata alla vigilia della corsa, di cui è divenuta lo sponsor principale; ma l’occasione è stata buona per rivedere, in discreta forma e sempre lucidissimo, l’ideatore di questo evento, Ivano Barbolini, che da qualche anno ha forzatamente ceduto le redini organizzative alla figlia Cristiana e ad uno staff vecchio e nuovo (imperniato sull’ex assessore allo sport carpigiano, e maratoneta, Alberto D’Addese), ma la cui sola presenza è stato motivo di tanti ricordi tra chi c’era alla prima edizione del 1988 e chi si è aggiunto dopo, magari passando attraverso le mitiche “Tre Sere” che per anni costituivano il clou dell’estate sportiva modenese.
Ma non si vive di sola nostalgia, e dunque passiamo ai fatti: domenica 9 ottobre si svolgerà la 29^ edizione della maratona con traguardo a Carpi, secondo il tracciato che Barbolini orchestrò nel 1999, con partenza da Maranello, passaggio per Modena (sede del traguardo della Mezza, alla sua 7^ edizione), poi per Soliera, luogo d’arrivo della 33 km, e infine verso il traguardo di Piazza Martiri di Carpi, di fronte al Duomo che quest’anno, a quattro anni dal terremoto, non sarà più transennato.
La 42 km (quest’anno percorribile solo dai podisti, non più da pattinatori o handbikers) sarà valida anche come campionato amatori-master della Fidal, oltre che per il trofeo “Can You Do the 42?”, riservato agli atleti che correranno la prima maratona della loro vita.
Le iscrizioni alla gara resteranno aperte, presso la segreteria, fino al giorno stesso della maratona, mentre on line ci si può iscrivere fino a mezzanotte del 6 ottobre: il prezzo è di 45 euro per la distanza massima, di 35 per la 30 km, di 30 per la 21 km, con una maggiorazione negli ultimi due giorni. A Carpi con partenza alle 8,45 si svolgerà una gara non competitiva, con sezione speciale aperta ai cani (“Fido Run”, che l’anno scorso ebbe 350 partecipanti).
In ossequio alla clausola imposta dalla Fidal, che qualcuno definirebbe iugulatoria, e altri un diktat autoritario nonché autolesionistico (ovvero, lesivo dei comitati organizzatori), potranno partecipare alla gara solo i tesserati Fidal o con Runcard: non saranno dunque ammessi i tesserati per i soli Enti di Propaganda (che invece la vicina maratona di Reggio ammette, senza sottoporli all’esoso balzello della Runcard). Si vedrà se ciò avrà effetti sulla partecipazione, o – peggio ancora – su una prassi cara ai modenesi, di correre senza acquistare il pettorale: e chissà se in Fidal saranno contenti.
Tra le novità di quest’anno, la possibilità di ritirare il numero e il chip anche il mattino della gara, sia a Carpi sia a Maranello, e il trasporto gratuito in bus da Carpi, Soliera e Modena fino alla partenza: ma solo prima della gara, non dopo la conclusione.
Vedremo come andrà: alla presentazione, le autorità locali, a cominciare dal sindaco, si sono profuse nei consueti elogi, proprio nello stesso giorno in cui i quotidiani riferivano del ricovero in ospedale, a seguito dell’ennesima caduta, di una donna inciampata lungo una strada del centro di Carpi fortemente dissestata: condizione che viene denunciata anche per i luoghi interessati all’arrivo della maratona. Questo ovviamente non dipende dalla famiglia Barbolini, e vedremo se da qui al 9 ottobre le autorità comunali faranno qualcosa per onorare una gara che, per loro ammissione, riempie sempre gli alberghi (e che, voglio ricordare, coi proventi della lotteria nazionale gli ha costruito la pista d’atletica e un pezzo di piscina). Per il momento, il comune ha annunciato che… tinteggerà gli edifici e sostituirà le tende negli ultimi trecento metri del percorso…
Dubbi e perplessità a parte, è stato bello rivedere Ivano Barbolini a vigilare moralmente sulle sorti della sua creatura, ricordandogli quella volta che persino lui concluse una maratona, addirittura a New York…