Hanno corso in tanti, bene e forte sulle strade di Verona. Tanti perché stamattina al via da sotto l’orologio di Porta Nuova sono scattate ben 11mila persone alle 9 in punto, bene perché i sorrisi, gli abbracci, le lacrime della gente hanno riempito il cuore, forte perché il keniano esordiente sulla distanza di maratona Edwin Kipngetich Koech, classe 1992, ha vinto in un più che valido 2h10’52”.
In piazza Bra, tra il Liston e l’Arena, arriva anche il sole a salutare le migliaia di persone che tagliano il traguardo provenienti da 49 paesi esteri. E tra questi stranieri c’è una ragazza che va più forte delle altre, si chiama Tunde Szabo, è ungherese, ha fatto le Olimpiadi di Rio con la maglia nazionale del suo Paese e ha vinto questa quindicesima edizione della Verona Marathon in 2h44’19”.
Bella la gara di Edwin Koech, con il passaggio alla mezza maratona in 1h06’34”, come preventivato il giorno precedente nello studio della tattica di gara da attuare e splendido e brillante nella seconda metà di gara con un parziale ancora inferiore, 1h04’33”, passaggi cronometrici di gran livello che fanno capire il sicuro avvenire del giovane ragazzo in questa specialità. Podio di maratona completato dal connazionale Abraham Limo distanziato però di 4’18”, sulla finish-line in 2h15’10”, mentre tricolore che sventola alto con il terzo posto assoluto grazie allo studente di medicina bresciano (Free Zone), Nicola Venturoli, che ha concluso in 2h26’37”.
Tra le donne è seconda la quattro volte vincitrice della 100km del Passatore, Marija Vrajic, con 2h48’52”, mentre è terza Valentina Facciani (Calcestruzzi Corradini) in 2h52’50”, una delle donne più attese di questa Veronamarathon.
E’ solo quarta in 2h53’50” e un po’ delusa per dei problemi accusati ad un piede durante la gara Nikolina Sustic, la croata vincitrice nella passata edizione 2015 e prossima, forse a questo punto, domenica 27 novembre ad Alicante al Campionato Mondiale di Ultramaratona 100km con la maglia della sua Nazionale.
“Un esordio speciale per me in maratona – ha raccontato Edwin Koech a fine gara – sono davvero molto soddisfatto. Verona una città unica, sono entusiasta. Mi alleno in Kenya a Capsabet con il gruppo di Stanley Biwott vincitore della Maratona di New York 2015”.
Oltre alla Veronamarathon si è corsa oggi in contemporanea anche la terza edizione della Cangrande Half Marathon che ha registrato il successo del veronese Nicolò Olivo (Atl. Insieme New Foods) in 1h09’41”, davanti a Marco Montorio in 1h11’32” e Leonardo Giletta terzo in 1h11’35”.
Gara femminile dominata dalla ex modella Sara Galimberti (Bracco Atletica) che ha fatto un più che valido 1h13’48” che le ha permesso di distanziare l’ex ungherese, oggi italiana, Judit Varga, sul traguardo in 1h18’55”. Terza assoluta Manuela Manca in 1h20’26”.
“Sono in ripresa e sono stracontenta di come ho corso oggi, di questa vittoria, di questo tempo finale che mi soddisfa molto – le parole di Sara appena messa la medaglia al collo – Due settimane fa ho corso a Madrid in una giornata molto più difficile. Ci voleva questo successo che mi stimola ad andare avanti dopo che sono stata diversi mesi ferma per una microfrattura al bacino. Una gara bellissima questa, mi sentivo talmente bene che me la sono goduta. Nel mio futuro adesso c’è una maratona, vedremo presto quale e quando. Ma il mio sogno adesso è la 42km”.