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Ancora una volta sole, tanto sole e conseguente elevata temperatura hanno contraddistinto la Maratona Dannunziana. 

 

La manifestazione, creatura del Patron  Alberico Di Cecco, ex-atleta nazionale, ha accompagnato i maratoneti in un percorso disegnato principalmente sul lungomare della città abruzzese. La prima parte del tracciato era identica sia per i partecipanti della maratona  sia per quelli della "mezza", ed ha avuto come punto di partenza ed arrivo Piazza della Rinascita (Piazza Salotto per i pescaresi ). All' inizio i corridori si sono diretti a sud, attraversando il fiume Pescara per mezzo del caratteristico Ponte del Mare, fino a raggiungere il comune di Francavilla a Mare; poi dopo il giro di boa, nei pressi del Villaggio Alcyone,  hanno deviato verso nord raggiungendo attraverso il lungomare il comune di Montesilvano per poi tornare indietro fino a prendere via Muzi e Viale Regina Margherita per tornare a piazza Salotto. 

 

Qui si concludeva la mezzamaratona, mentre per la 42,195 chilometri restavano altri due giri più corti, poco più di 10 chilometri, da percorrere sempre verso il lungomare-nord. Tanti i ritiri e qualche malore per il troppo caldo, con un arresto cardiocircolatorio per un 50enne chietinoche mentre correva sul lungomare nord si è accasciato a terra: prontamente soccorso dai sanitari che gli Hanno praticato un massaggio cardiaco, si è ripreso ed è stato trasportato all'ospedale Santo Spirito di Pescara per ulteriori accertamenti. 

 

Confermati, più o meno, i numeri dello scorso anno con la partecipazione di oltre 300 maratoneti nella gara più lunga, vinta per il secondo anno consecutivo dallo stagionato e muscolare marsicano Antonello Petrei, che dopo un' esperienza da top runner ai vertici nazionali, si è ritagliato un ruolo da comprimario nel mondo del podismo abruzzese-laziale. Il bracciante agricolo fucinate ha chiuso in 2h 44'37", davanti al portacolori della Manoppello Sogeda, Silvio Aceto (2h45'10") ed al sangritano Maurizio D'Andrea (2h49'52")

 

Senza sorprese la corsa in rosa, con la triatleta maceratese Denise Tappatà (2h59'22") nettamente davanti alla salentina Daniela Francesca Hajnal (3h07'22") ed alla pescarese Lorella Buzzelli (3h25"36").

 

Tra i circa 850 partecipanti alla  21,097 chilometri si sono  imposti con assoluto predominio, non deludendo le attese, il fuoriclasse pugliese Dario Santoro (1h09'24") e l'incredibile ed intramontabile talentuosa sanbenedettese Marcella Mancini (1h22'08").