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La cittadina termale di Acquasanta Terme e la splendida città turrita di Ascoli Piceno, unite da secoli di storia, sono state partenza ed arrivo della 1^ Maratona di Ascoli Piceno, gara di 42,195 chilometri, organizzata dalla Picchio Running, a cui erano anche abbinate una mezza maratona ed una maratona a staffetta.

 

I circa 350 partecipanti, equamente divisi tra Maratona e Mezza, non hanno potuto godere appieno, per via della giornata nuvolosa, la bellezza di questa manifestazione che ha attraversato una delle zone più suggestive dell'entroterra ascolano, percorrendo tratti di antica strada consiliare Salaria, sempre in discesa dai 400 m di Acquasanta terme ai 100 m di Ascoli Piceno.

 

Un percorso parzialmente chiuso al traffico, con partenza dalla cittadina termale, di origine romana, sviluppatasi intorno ad un antica grotta termale, con un florido passato turistico ed industriale, con segherie di legname ed importanti cave di travertino fino alla metà degli anni 80', quando cattive amministrazioni di tipo feudale, controllate da piccoli "potentati" locali, hanno portato la zona in profonda crisi con conseguente abbandono delle 51 frazioni di cui è composto questo comune di montagna.

 

Il tracciato, dopo aver attraversato l'abitato di Ponte D'Arli con il suo bel ponte romanico e successivamente quello di Mozzano, con le sue antiche sorgenti saline, ha raggiunto il meraviglioso centro storico di Ascoli Piceno, entrando per Porta Romana, sfiorando l'antico Teatro Romano per arrivare a Piazza Arringo, dove era posizionato l'arrivo della Mezza, vinta nettamente dall'ex  mezzofondista locale di belle promesse Stefano Massimi (1h08'01") e dalla civitanovese Giuseppina Piccaluga (1h33'01") , mentre i maratoneti proseguivano per Porta Maggiore, l'antica Via Aprutina, la zona industriale, Monticelli e Via Zeppelle per poi tornare in Piazza Arringo.

 

Presentatosi al via da favorito, l'ultramaratoneta abruzzese Antonio Mario Fiadone ha preso il comando già dai primi chilometri e, aiutato dalla fresca mattinata, ha raggiunto per primo Ascoli Piceno. Imperterrito, il 42enne preparatore atletico originario di Rosello, nell'Alto Sangro, ha continuato la sua cavalcata solitaria andando a vincere in 2h49'15", mentre alle sue spalle i beniamini locali, Dimitri Agostini e Roberto Scarano, lottavano per la posizione d'onore, conquistata dal primo in 2h55'37" con circa 4 minuti di vantaggio sull'alfiere della Podistica Centobuchi.

 

Ancora una vittoria convincente, in campo femminile, per l'ultra-trailer perugina Lorena Piastra, ormai una delle protagoniste indiscusse delle gare italiane sulla lunga distanza. La muscolare "vichinga" umbra, per via delle bionde treccine, si è imposta con facilità in 3h13'40", davanti alla biologa parmigiana di origini abruzzesi Elena Di Vittorio (3h17'23") ed alla concittadina Silvia Del Bianco (3h44'50").

 

Bisogna comunque sottolineare che numerose concomitanze di calendario hanno “dirottato” gli atleti della zona verso altre competizioni, rovinando un po’ questa particolare e bella manifestazione dal sapore di altri tempi.