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Il viaggio di Daniele Cesconetto, chiamato Joy Club 6060, ha raggiunto il primo 25% del percorso, con 15 Maratone corse su tapis roulant, in altrettanti giorni, dall'8 gennaio scorso.

La strada per arrivare alla numero 60, mercoledì 8 marzo, è ancora tanta. 

Daniele ha percorso 632 chilometri e 925 metri e ha concluso ogni Maratona (42 km e 195 metri) sempre entro le 7 ore di tempo, assegnate dal Guinness World Record per completare le prove giornaliere e tentare così di fissare il record di questa specialità di corsa.

La media di tempo impiegato per concludere la Maratona su tapis roulant è di 4 ore e 38 minuti.

Compagni di viaggio

Da oggi, domenica 22 gennaio, Daniele non ha più accanto un solo tapis roulant, ma due, per chiunque voglia accompagnare il tentativo di Guinness, per una sessione di 30 minuti, a passo libero. 

Il secondo tapis è stato aggiunto pensando ai Gruppi di minimo di 5 persone, ma è naturalmente a disposizione anche dei runner singoli. 

Infatti, moltissime persone hanno corso o camminato con Daniele dall'inizio di Joy Club 6060 e il primo tapis fa registrare il sold out fino al 6 febbraio prossimo. 

Tanti piedi che si sono avvicinati e incrociati con quelli dell'ultramaratoneta trevigiano, anche per un saluto e un incoraggiamento.

Questa settimana, Daniele è stato accompagnato da Roberto Zuccaro, imprenditore trevigiano, che segue da vicino le corse solidali di Cesconetto da un paio d'anni e che ha prenotato due pomeriggi di Maratona, come occasioni di team building per i propri collaboratori.  

Vezio Serafini di Ramera si è riallacciato le scarpe da corsa dopo più di due anni dall'ultima volta. Un incontro particolare è stato con gli organizzatori e alcuni partecipanti dalla "Treviso Night Runners" che, in occasione del loro allenamento collettivo notturno lungo il fiume Sile, hanno voluto raccogliere alcune offerte per l'associazione "Via di Natale" di Aviano e le hanno consegnate a Daniele. 

C'è stata Laura, che gestisce una pasticceria, e Alessandro Padovan di Vittorio Veneto che venerdì si è dedicato l'interno pomeriggio di Joy Club 6060 per correre una Maratona con Daniele e festeggiare così il proprio compleanno, atteso da moglie e figlia al chilometro 42 a bordo tapis roulant.

Ci sono stati Marco e Paolo, che hanno coinvolto, grazie alla diretta streaming delle corse, i colleghi della multinazionale belga per cui lavorano. E Paolo ha tenuto una simpatica chiacchierata, analizzando gli aspetti motivazionali dell'impresa di Daniele Cesconetto. Poi c'è stato il trevigiano Andrea Visentin, esperto corridore di trail, e Francesca Sanson, advisor legale nel mondo finanziario, che ha iniziato a correre per caso e sogna la sua seconda mazza Maratona e forse anche qualcosa in più. 

Oggi, primo giorno del doppio tapis, ci sono stati 10 dei 60 componenti della squadra podistica Nervesa Runners, nata meno di un anno fa con il passaparola via Facebook e Whatsapp, e i ragazzi del gruppo di corsa della palestra QuintoSenso di Quinto di Treviso. 

Saluti dalla Corea del Sud 

Daniele ha ricevuto una sorpresa dalla Corea del Sud via Trento. Kim, nata a Seul e residente da anni in Italia, ha dedicato a Daniele un post del suo blog "HelloKim - Se non corro non sono coreana", ricordando di quando, nel marzo del 2016, ha corso l'Unesco Cities Marathon (da Cividale del Friuli ad Aquileia) accanto a Daniele, che in quell'occasione faceva il pacer.

Verso Lisbona sul tapis 

Dopo ogni Maratona, Daniele pubblica sulla sua pagina Facebook (@DanieleCescoCesconetto) alcune foto della giornata di corsa, un pensiero dei pazienti del CRO di Aviano, raccolti nel libro "Continueranno a fiorire stagioni", e calcola sulla cartina geografica l'ideale meta raggiunta, chilometro dopo chilometro, nell'ipotetico tragitto tra il Joy Club di San Vendemiano e Lisbona. Dopo la Maratona di oggi, Joy Club 6060 è arrivato in Francia.



La torta per Daniele

L'osteria La Valassa di Fregona ha realizzato una torta con la scritta 60 x 60 Joy Club: per ogni fetta venduta fino all'8 marzo 1 euro sarà devoluto a favore della Via di Natale.

Il vero traguardo non è quello sportivo

L'obiettivo reale di Joy Club 6060 non è il record, ma raccogliere fondi per le attività dell'Associazione Via di Natale ONLUS, che assiste i malati in cura presso il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano (Pordenone) e i loro familiari.

Questo è il traguardo reale, se il record arriverà sarà una soddisfazione sportiva in più.

La Via di Natale

L’Associazione via di Natale ONLUS opera nei seguenti ambiti:

 Assistenza con una presenza sanitaria qualificata per le cure palliative caratterizza Hospice Via di Natale. Ospitalitàdei pazienti che sono seguiti dal punto vista sanitario al Centro Riferimento Oncologico o ai familiari dei pazienti ricoverati. Formazione degli operatori palliativisti, gestione dei tirocini e/o stage. Ricerca con l’erogazione di borse di studio per medici dell’Istituto Mario Negri di Milano. Gruppo A.M.A. "aver cura della famiglia che cura"Divulgazione della cultura delle cure palliative, della prevenzione e promozione della salute attraverso le conferenze, gli incontri con la cittadinanza.