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Da alcuni minuti Daniele Cesconetto ha concluso la Maratona su tapis roulant numero 61 in altrettanti giorni dall'8 gennaio scorso, per raccogliere fondi per la Via di Natale ONLUS di Aviano (PN).

Una Maratona quasi solitaria, con uno sfondo inedito, per quanto ha abituato Joy Club 6060 nelle 60 Maratone consecutive che hanno scritto il viaggio di 2.531 chilometri e 700 metri, idealmente la distanza tra i tapis del Joy Club a San Vendemiano (TV) e Lisbona, in Portogallo. 

Con la prova di oggi, la "strada" complessiva corsa dall'ultrarunner trevigiano è salita a 2.573 chilometri e 895 metri e la raccolta fondi per la Via di Natale di Aviano ha toccato i 31.169.000 euro.

Daniele ha corso da solo, la parete del Joy Club dietro al tapis non riportava più gli sponsor che hanno accompagnato Joy Club 6060. Al posto di quei banner, due cartelli con scritto #Joyclub6060 e 31.169.000, la somma raccolta nei sessanta giorni di corsa (30.479 euro) più i fondi aggiuntisi nella mattinata odierna, prima della Maratona.

Nella Maratona numero 61, Daniele non ha avuto nessun compagno di viaggio, ma alcuni clienti del Joy Club, sorpresi nel vedere che la Maratona su tapis fosse ancora in corso, hanno scelto di correre al fianco del runner trevigiano, che il prossimo 8 giugno compirà 40 anni. In questi due mesi di prova, Daniele non ha modificato le sue giornate, andando al lavoro al mattino (sabato compreso) e correndo la Maratona nel pomeriggio (e la domenica mattina).

Daniele illustra così la sua scelta di correre ancora: 

"Ammetto che avevo già avuto l'idea di proseguire qualche giorno fa, però non ci avevo pensato. Poi ieri, appena entrato al Joy Club, mi ha preso il magone e mi sono commosso. Ho cercato di gestire l'emozione, ma le prime due ore di corsa sono state forse le più impegnative da un punto di vita emotivo, come credo mai nella mia vita. Dal mio tapis vedevo che stavano arrivando sempre più persone, tra cui tanti amici. Ho pensato ai tanti volti che ho visto in questi due mesi, a chi mi ha scritto, a chi ha raggiunto il Joy Club anche da molto lontano e a chi ha voluto partecipare in qualche modo alla raccolta fondi per la Via di Natale di Aviano. Man mano che si avvicinavano i chilometri finali ho deciso che dovevo ringraziare le migliaia di persone che hanno seguito Joy Club 6060 e la Via di Natale, ovunque si trovassero. E voglio farlo correndo, cioè facendo la cosa che forse mi viene meglio e che è la mia vita. La corsa per me è una forma d'arte, perché è condivisione di energie, passionalità, fatica per un obiettivo comune. Sono fatto così. E quindi si va. Significa che da Lisbona "arriveremo" fino a Cascais, davanti all'Oceano Atlantico."

Dopo Lisbona a bordo tapis

Dopo ogni Maratona, Daniele pubblica sulla sua pagina Facebook (@DanieleCescoCesconetto), che ha superato la soglia dei 4mila like, alcune foto della giornata di corsa, l'aggiornamento della raccolta fondi per la Via di Natale e un pensiero dei pazienti del CRO di Aviano, raccolti nel libro "Continueranno a fiorire stagioni". 

E Daniele calcola sulla cartina geografica l'ideale meta raggiunta, chilometro dopo chilometro, nell'ipotetico tragitto tra il Joy Club di San Vendemiano e il Portogallo. Se la Maratona numero 60 è arrivata a Lisbona, dopo la numero 61 Joy Club 6060 è arrivato sulla costa portoghese, davanti all'Oceano Atlantico.

Il vero traguardo non è quello sportivo

L'obiettivo reale di Joy Club 6060 non è il record, ma raccogliere fondi per le attività dell'Associazione Via di Natale ONLUS, che assiste i malati in cura presso il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano (Pordenone) e i loro familiari.

Questo è il traguardo reale, il record del mondo di questa particolare forma di corsa, arrivato il 1° marzo secondo il regolamento assegnato dalla Guinness World Record a Joy Club 6060, è una soddisfazione sportiva in più.

La Via di Natale

L’Associazione via di Natale ONLUS opera nei seguenti ambiti:Assistenzacon una presenza sanitaria qualificata per le cure palliative caratterizza Hospice Via di Natale. Ospitalitàdei pazienti che sono seguiti dal punto vista sanitario al Centro Riferimento Oncologico o ai familiari dei pazienti ricoverati. Formazione degli operatori palliativisti, gestione dei tirocini e/o stage. Ricerca con l’erogazione di borse di studio per medici dell’Istituto Mario Negri di Milano. Gruppo A.M.A. "aver cura della famiglia che cura"Divulgazione della cultura delle cure palliative, della prevenzione e promozione della salute attraverso le conferenze, gli incontri con la cittadinanza.