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Davide Raineri, per chi non lo conosce è un classe 1973 ed è stato un “campioncino” nelle categorie giovanili fino alla categoria juniores con 4 titoli italiani, qualche maglia da azzurrino e numerosi titoli regionali in varie specialità.

 

Nel 1992 ha partecipato a Seoul (Corea Sud) alla finale mondiale juniores dei 5.000 m. correndo in un eccellente 14’07”2 e giungendo 12°, nella gara vinta da “un certo” Haile Gebrsellassie!  Nella stessa annata e nella successiva, da ricordare anche altri importanti crono, come: nei 1500 m. 3’48”3; nei 3.000 m. 8’01”44; nei 10.000 m. 29’56”2.

 

Complici però una serie d’infortuni, in Davide è subentrata la sfiducia e la perdita di convinzione nel percorso che stava facendo in atletica e, conseguentemente, l’abbandono dello sport (anno 1994) in cui aveva fatto molto bene.

 

A distanza di quasi 20 anni, complice l’amicizia con Claudio Tagliabue (che è diventato suo coach...) e stimolato dai figli, ha ripreso a correre e per “divertimento” ha cominciato a fare qualche gara con il CSI e poi in FIDAL con la Polisportiva Bellano, per poi nel 2015 è passato con il ns. Club Sportivo San Rocchino Brescia.

 

Dopo 2 stagioni già con buoni risultati cronometrici e piazzamenti sia su strada che in pista, ha cominciato a prenderci gusto e, nella corrente stagione, Davide ha ottenuto risultati di tutto rispetto per un senior, immaginate un po’ quindi, per un atleta della categoria SM40 (l’anno prossimo sarà SM45…). Infatti, su strada alla maratonina di Seregno ha corso in 1h08’25” mentre, su pista ha già siglato un fantastico 3’53”11 sui 1.500 m. (Gavardo 4/6/17), un notevole 4’19”3 sul miglio corso in solitario (Milano 13/5/17) ed un importante 8’31”36 sui 3.000 m. (Sondrio 24/5/17); peraltro le prestazioni ottenute sia sui 1.500m che sul miglio “dovrebbero” costituire la miglior prestazione italiana all-time SM40.

 

Ma quanto saprà stupirci ancora “il Davide”?

 

Per la verità noi speriamo ancora per molto tempo, sia per i famigliari ma, anche gli appassionati, per i nostri giovani che devono, soprattutto, ammirarlo per l’impegno e la passione che dedica all’atletica ed anche per noi podisti “vecchietti” (io in primis!) che lo seguiremo anche con un po’ di invidia… Forza Grande Davide!