Per ora l’unica fonte della notizia è un lancio dell’Ansa, ripreso da poche testate locali online.
Non è ancora stato divulgato il cognome dell’atleta, il cui nome era comunque Luigi, di provenienza pugliese , 49 anni [Ndr: il cognome si è appreso nella mattinata di lunedì; la società di Luigi è l'Atletica Polignano].
Attorno al chilometro 28, dunque verso Basilicanova, quando ormai il tratto più difficile della gara era alle spalle, Luigi si è accasciato al suolo; è stato soccorso dagli altri atleti (compreso un amico che correva con lui) e dal personale di servizio, fino all’arrivo di una ambulanza del 118 che ha invano tentato la rianimazione: ma Luigi era morto sul colpo.
L’amico, scosso dalla tragedia, è stato colto da malore, e ricoverato all’ospedale di Parma in osservazione [poi dimesso: V. D. le sue iniziali].
Cercheremo di saperne di più e vi informeremo, mentre giunge notizia di un incidente simile, purtroppo senza l’estrema conseguenza, alla maratona Dannunziana di Pescara, dove un atleta cinquantenne residente in provincia di Chieti è stato colpito da un probabile arresto cardiaco durante la gara. Ma qui, un pronto massaggio cardiaco, seguito dall’intervento del defibrillatore, ha evitato il peggio prima del ricovero in ospedale civile per accertamenti.
Proprio a Parma, mentre correvamo, conoscenti di Martina Malossi, la giovane podista carpigiana scampata ad un arresto cardiaco domenica scorsa durante la maratonina di Correggio, hanno informato che la ragazza, tuttora ricoverata, si sta riprendendo.
Ciò dimostra l’importanza vitale (è proprio il caso di dirlo) di un pronto intervento, da parte di addetti competenti, e dell’utilizzo del defibrillatore. Le prime notizie dicono che anche a Parma ci si è impegnati prontamente e coi mezzi idonei: purtroppo, non è bastato.