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Milano Marathon 2013R.C.S.Trabuio Baldini GasparottoSe mai ci fossero stati ancora dubbi sulla personalità e disinvoltura di Stefano Baldini ieri sera sono stati tutti fugati, anche se in realtà aveva già dato ampie dimostrazioni delle sue capacità.
Se ne sono accorti tutti i partecipanti all’incontro di ieri presso RCS Sport, dove il grande campione è stato ospite per parlare di maratona ma non solo.
Moderatore è stato Manlio Gasparotto, giornalista e podista, facilitato nel suo compito da un ospite che sapeva come “entrare” nelle domande, allargandone i contenuti, spiegando con estrema semplicità tutto ciò che si trova dentro e intorno ad un gesto apparentemente semplice come è quello della corsa.
Un serata iniziata con la proiezione del video della sua fantastica vittoria olimpica di Atene 2004, non poteva essere diversamente, eppure ogni volta che la si rivede le emozioni in chi vi scrive sono sempre tante.
È stato tanto inevitabile quanto bello ripercorrere le tappe della sua carriera, a partire dal suo esordio in maratona , Venezia 1995; l’allora direttore della Venicemarathon , Andrea Trabuio, oggi Milano City Marathon, ha ricordato alcuni curiosi passaggi di quel suo esordio.
Nel corso dell’incontro Stefano ha spaziato a 360° su tutti gli argomenti che sono sempre oggetto di attenzione dei podisti di tutti i livelli. Le scarpe: le raccomandazioni non sono mai abbastanza, le aziende presentano sul mercato una vasta gamma di prodotti, ma solo alcuni sono adeguati alle nostre caratteristiche, non bisogna lasciarsi trasportare dall’idea della scarpa top, da quella che usa il campione, men che meno farsi incantare dalle sirene delle superleggere, quelle minimal adeguate solo per alcuni e/o per determinate sedute.
Alimentazione e integrazione: Stefano ha raccontato delle sue iniziali difficoltà di idratarsi in maratona, del resto veniva dalla pista, dove le necessità sono ben minori. Oggi rimane un tantino basito nel vedere gli amatori….. “allinearsi sulla linea di partenza armati di cartucciera con ogni ben di Dio” …..ma è un dato di fatto che esistano precise esigenze di integrare a fronte di un’elevata spesa idrica e calorica. A breve sarà disponibile una clip realizzata in collaborazione con una società del settore, dove si spiega questo ed altro a chi intende correre le maratone.
Suggerimenti, consigli ma anche tanti aneddoti. Il ritiro a Sidney dove si è ritrovato sul bus scopa con Modica, la forte ma sana rivalità esistente con Leone, Modica, Goffi, la maratona degli europei di Budapest ’98 corsa e vinta con una paio di scarpe nuove, i suoi ritiri in gara (5 su 26 maratone), che ancora oggi fatica ad accettare, sia pure diversi di questi fossero assolutamente inevitabili.   

E poi di tanto altro ancora ha parlato, impossibile riportare tutto.
E’ stato comunque inevitabile toccare un argomento che a tutti sta a cuore, c’è tanta voglia di rivedere la nostra atletica ai livelli che le competono. Come mai ieri avevamo tanti atleti forti ed oggi non è più così? come fare a ricreare le condizioni per tornare ad un ruolo che ci ha visto primi attori, in particolare in maratona?
Secondo Stefano il boom degli africani è essenzialmente legato alla immensa quantità di atleti disponibili, prima ancora che delle loro specifiche, e indubbie, qualità. La fame e la voglia di emergere fanno il resto. Da questo si deve (ri)partire in Italia, (ri)creando nei giovani la voglia di fare bene in atletica. Non può e non deve passare solo il messaggio che …si fa fatica…del resto sostiene a ben ragione che si fa fatica (ahimè) anche a trovare lavoro, a studiare, a fare mille altre cose della nostra vita.
Ma i risultati e gli obiettivi che si possono raggiungere devono rappresentare un formidabile stimolo per crescere, una crescita che non è solo sul piano strettamente sportivo.
La federazione certamente dovrà fare la sua parte e per quel che si è visto in questa prima fase non vi è dubbio che abbia già cominciato, mettendo Stefano Baldini come responsabile del settore giovanile, un arduo compito per lui, ma un fondamentale punto di riferimento per i giovani, un campione nello sport, dotato di una carica contagiosa per tutti quelli che gli stanno intorno.

Bello infine sottolineare come, nonostante si parlasse di cose di corsa, lui abbia più volte ribadito correre ma …..anche saltare, lanciare,marciare, a testimonianza di come sia entrato nel ruolo a tutto tondo e che abbia voglia di vedere tutta l’atletica italiana tornare grande, perché come ha più volte sottolineato nel corso dell’incontro…l’atletica DEVE tornare di moda.