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Mennea Pietro Con profondo dolore riporto la notizia della scomparsa di Pietro Mennea. Raccontare chi sia stato Mennea a chi frequenta un sito podistico è quasi inutile, dato che il buon Pietro è stato uno dei simboli dell’atletica italiana. Pietro Mennea, nato a Barletta il 28 giugno 1952, è stato il più grande velocista della storia dell'atletica italiana, primatista mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996 con il tempo di 19.72 (realizzato a Città del Messico nel 1979 alle Universiadi), tutt'ora record europeo; Pietro aveva inoltre vinto l’oro alle Olimpiadi di Mosca del 1980 e il bronzo a Monaco nel 1972, sempre sui 200; inoltre, ancora il bronzo a Mosca nelle 4x400.. Ma descrivere tutte le sue altre medaglie, le sue vittorie (basta ricordare quattro finali olimpiche consecutive!), è oggi quasi un dettaglio secondario… Pietro era un esempio di sacrificio, di allenamento, di chi con la forza di volontà è riuscito a sopperire a minori capacità fisiche rispetto agli avversari. E anche nella vita “normale” aveva conseguito quattro lauree ed era stato eurodeputato.
Mennea era da tempo malato, un tumore al pancreas, ma ha gestito la sua malattia con grande nobiltà, tenendo quasi nascosto il male, fino a morire in una clinica romana.
Per me, che sono pugliese come lui, che ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, che sono cresciuto ammirando i suoi successi, è un terribile dolore, va via un mito.
Alla famiglia Mennea giungano le più vive condoglianze da parte dell’intera Redazione di Podisti.Net.