Tra scandali doping e talenti che non nascono, ecco la splendida prestazione di Lorenzo Dini ai Campionati Europei Juniores a Rieti a riconciliarci con l’atletica.
Il 18enne livornese ha, infatti, vinto la medaglia d’argento sui 10000 metri coprendo la distanza in 29:31.11, nuovo record personale migliorato di oltre 25”, alle spalle del turco (da due settimane, ma keniano di origini) Ali Kaya che si è affermato in 28:31.16, doppiando gli avversari già ai 7000 metri. Proprio il doppiaggio induce all’errore il russo Mikhail Strelkov, fino ad allora secondo, che, sbagliando il conteggio dei giri, parte per una sterile volata con il risultato di sentirsi poi esausto ed assistere al sorpasso dello stesso Dini e del croato Dino Bosnjak, terzo in 29:59.07, e completare la distanza distrutto al quarto posto. Dini ha corso con un nastrino bianco-verde in ricordo del tecnico livornese Vittoriano Drovandi scomparso da poco. Gli altri italiani: nono Mirko Partenope in 31:49.29, ritirato Nekagenet Crippa.
“Correre in casa è tutta un’altra emozione! Sentivo il tifo dei miei compagni, dello stadio, mi ha dato un’energia pazzesca. Alla partenza ero molto carico, ammetto che a portare a casa qualcosa ci pensavo, ma in questi giorni sono riuscito a restare tranquillo come al solito. Ho cominciato a pensare alla gara solo nel riscaldamento Non sono rimasto sorpreso dalla gara: i tecnici della nazionale mi avevano prospettato questa ipotesi. All’inizio non sembrava che saremmo scesi sotto i 30’, poi i miei avversari hanno cambiato marcia e io mi sono semplicemente accodato al trenino. Nell’ultimo giro mi sono accorto che il russo accelerava e mi è sembrato strano, ho pensato fosse troppo presto per un cambio così brusco: infatti, non l’ho seguito ma ho fatto tenuto il mio ritmo, dando tutto nel finale. Che spettacolo, sono sicuro che questa medaglia caricherà anche i mie compagni!”, le parole del neo vice-campione europeo.