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Olimpiadi Citta del Messico 16 ottobre 1968 podisti.netSeppure con un giorno di ritardo, vorremmo ricordare il 45 ° anniversario di un momento importante nella storia non solo dello sport ma anche in quella dei diritti civili.

Olimpiadi a Città del Messico, 16 Ottobre 1968, premiazioni dei 200m. Al momento dell’esecuzione dell’inno nazionale americano, Tommie Smith e John Carlos rispettivamente oro e bronzo, abbassano lo sguardo ed alzano al cielo il loro guanto nero. La mano è stretta a pugno chiuso. Ai piedi soltanto dei calzini neri, senza scarpe, per rappresentare la povertà della loro gente.
“Se vinco sono un americano , non un nero americano . Ma se ho fatto qualcosa di male allora direbbero “un negro” . Noi siamo neri e siamo orgogliosi di essere neri", dichiarò Smith in conferenza stampa.
Per il loro saluto “black power”, Smith e Carlos furono sospesi dal Comitato Olimpico degli Stati Uniti per "disprezzo intenzionale dei principi olimpici ", che si precipitò a chiedere scusa al CIO ed a tutto il popolo messicano.
Anche Peter Norman, l’australiano medaglia d’argento, fu successivamente discriminato a casa propria dopo aver speso parole di solidarietà nei confronti dei due colleghi. "Non riuscivo a capire perché a un uomo nero non era consentito di bere dalla stessa fontana di acqua o di sedere nella stesso autobus o di andare alle stesse scuole come un bianco ".
Divenne anche lui un paria, snobbato anche in occasione dei Giochi di Sydney 2000 durante i quali non fu invitato per l'apertura o la cerimonia di chiusura. Alla sua scomparsa nel 2006, Smith e Carlos si recarono fino a Melbourne per portare il suo feretro. Per questa discriminazione Norman ha ricevuto recentemente le scuse, ormai postume, da parte del parlamento australiano.
Nel 2004, alla San Jose State University, è stata eretta una statua per onorare la protesta di Tommie Smith e John Carlos.

Per non dimenticare. Mai.
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