FIDAL 2014: stangata o manovrina?
Mercoledì, 27 Novembre 2013 11:40 | | 
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Ieri sul sito FIDAL Italia, è apparso il messaggio di un Sorridente-Presidente che annuncia un crescendo rossiniano nei contributi per le attività: da € 316.000 nel 2012 a € 450.000 nel 2013. Diventeranno € 750.000 nel 2014 con l’obiettivo nel 2016 di quota € 1.000.000. A tutto ciò Giomi aggiunge che vi saranno minori costi per € 220.000 derivanti dall’abolizione della tassa di trasferimento per i Senior Master e dall’unificazione dei costi di adesione e tesseramento in tutta Italia. Premesso che non ci è chiara la successiva ripartizione di questi contributi e che tutte le cifre sono accompagnate dalla parola “circa”, il messaggio prosegue passando alle tariffe 2014 di adesioni e tesseramento. La campagna è definita “necessaria al fine di rimanere in linea con quanto avviene nelle altre federazioni sportive”. Qui Alfio Giomi diventa parco di cifre e di spiegazioni. Se poi si apre il link allegato si scopre che i costi dei tesseramenti sono stati raddoppiati ed in alcuni casi più che triplicati! Tessera Master da 13 a 20 €, Esordienti da 3 a 10 €. E non sono cifre “circa”…
Ma per rendere la cosa più complicata, se vogliamo più italiana, ecco che il Sorridente-Presidente aggiunge che: “Consapevoli altresì delle difficoltà che sta in questo momento affrontando tutta l’economia italiana e quindi anche le nostre società, è stato stabilito che il costo finale per adesione, affiliazione e tesseramento nel 2014 sarà per ogni società identico o inferiore al 2013, a parità di tesserati”. Insomma, siete su Scherzi a parte, ci siete cascati, perché “I meccanismi amministrativi saranno tali per cui, comunque, alle società ritornerà un bonus in denaro pari alla differenza fra quanto pagato nel 2014 e quanto avrebbe pagato per gli stessi servizi con le quote 2013.”
Nel successivo link si trova poi una spiegazione che prevede il rimborso in quattro rate con carte di credito prepagate (massì, facciamo lavorare le banche…) per rimborsare il “maltolto”. Insomma ci chiedono più soldi ma poi promettono di restituirceli: dove sta la logica dietro a questo provvedimento se poi non sembra esistere una scala di merito? Se proprio vogliamo seguire questa logica perché restituire a tutti tutto uguale? Perché non favorire chi ha più tesserati/partecipanti nelle giovanili? Chi faticosamente organizza manifestazioni, invece di mettere poi sullo stesso piano chi fa tanto e chi non fa nulla?
Il messaggio si conclude con la minaccia/promessa che “Entro Settembre 2014 (ndr: ecco, magari un poco prima la prossima volta...), sulla base delle esperienze della prossima stagione agonistica, verrà definita la politica di affiliazione e tesseramento per il 2015 e il 2016.”
Per il futuro, umilmente ci permettiamo di consigliare formule meno cervellotiche ed eventuali incrementi in linea con l’inflazione, non del 200-300%. Fa bene Giomi ad aprire una linea via Skype “Il Presidente risponde” e a dichiararsi aperto ai suggerimenti, ma forse era meglio essere più chiari e trasparenti da subito.
La parola ai lettori!
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