You are now being logged in using your Facebook credentials
Sesto Calende 2014 impresa di Vito Intini sul tapisa roulant.02.08.142 agosto 2014

Tre atleti della nazionale 24 ore hanno voluto celebrare il centenario del primo brevetto americano del tapis roulant “training machine” del 1914 percorrendo diverse distanze in cerca di battere vari record internazionali.

Il luogo scelto è stato la palestra Wave di Sesto Calende, comune anzi “città” di fresca concessione con decreto presidenziale 28 aprile 2011, della provincia di Varese posto al capo meridionale del Lago Maggiore.

Gli atleti che hanno voluto affrontare questa fatica sono stati Daniele Baranzini e Ilaria Fossati della Road Runners Club Milano e Vito Intini degli ASD Amatori di Putignano.

Mentre Daniele ed Ilaria hanno scelto la distanza delle 12 ore, Vito aveva programmato due distanze quella della 50 km e continuando fino alla 50 miglia (80,467 Km).

Va ricordato che queste imprese non sono riconosciute dalla Fidal tanto meno dalla Iaaf ma entrano a far parte della “International World Record Breakers’ Club” istituito nel 1995 con un Festival dei Record annuale e delle pubblicazioni periodiche.

La scelta dell’ambiente chiuso si è rilevata da subito un problema aggiuntivo per la termoregolazione degli atleti. Anche se i 20°C nella Palestra potevano sembrare ideale per chi guardava, i tre atleti subivano un effetto Sauna.

Il proprio calore corporeo prodotto durante la corsa non si dissipava nell’ambiente come avviene all’aria aperta, ma rimaneva come una seconda atmosfera da effetto serra intorno a loro.

Ilaria Fossati con oltre 70 Ultramaratone alle spalle e diverse prestazioni oltre le 200 km nelle gare di 24 ore, ha sofferto dopo poche ore il caldo. Il medico presente le ha consigliato di alternare tratti di corsa alla camminata.

Non si è arresa ha portato a termine la sua prestazione con caparbietà.

Lei aveva in mente di battere il record italiano datato 2011 ottenuto da Marinella Satta con 88,422 Km.

Ilaria ha gestito molto diligentemente lo sforzo e nonostante alcuni momenti di profonda difficoltà ha tirato fuori tutta la sua esperienza finendo con il chilometraggio finale di 92,540 Km RECORD ITALIANO

Daniele, il più giovane atleticamente (parlando di Ultra), si è trovato da subito a suo agio sul treadmill. Il suo motto “track & tread” sintetizza il suo abituale sistema di allenamento ovvero molti lavori li fai o in pista o sul tapis roulant. Cosi ora dopo ora senza dare il minimo segno di fatica macinava chilometri a ritmo di record mondiale. 12,3 km/h che vale 4:53” al km per dodici ore uguale oltre 147 Km.

SI! Ma questi sono solo i numeri poi bisogna fare i conti con la fisiologia. Piccoli pit-stop sono da prevedere e cosi vanno via 20-30” alla volta.

I passaggi sono da vera locomotiva. Passaggio alla maratona in 3:26, alla 6 ore con 73,180 Km, quello della 100Km in 8:17,30.

Il precedente Record Italiano era di 122,120 Km ottenuto da Vito Intini nel 2012 al passaggio sulla 24 ore. Daniele lo supera dopo appena 10:18,15 ore.

Cala la tensione e si distrae dal vero obiettivo il record del mondo che è di Robert Wimmer, tedesco che ha fatto segnare nel 2009 la distanza di 145,550 Km.

Dopo 11 ore e 131 Km superati svanisce la fermezza di Daniele. Non è un matematico anzi psicologo eccellente ma i numeri sono nella testa e ci vorrebbe un “freccia rossa” per raggiungere il record di Wimmer. Cosi la locomotiva di Daniele decelera l’ultima ora avendo quei pochi raggi di sole che illuminano il suo torso nudo come celebrazione. Lui alza le braccia…per ora ma solo per ora SECONDA PRESTAZIONE MONDIALE.

Vito ha fatto rinascere con le sue imprese l’uso del tapis roulant in Italia. Ricorda sempre Antonio Mammoli che lo ha ispirato. Nel 2011 il record italiano sulla 100 km con 7:45,38 nel 2012 il record italiano sulla 24 ore con 223,980 Km.

Questa volta voleva … Martin Tighe, americano, docente universitario aveva fatto segnare nel 2005 per scommessa con i suoi Studenti, 4 Record del Mondo nella stessa impresa. 50Km, 50 Miglia, 100Km e 12 ore. La sua storia ha fatto il giro del mondo e subito negli anni che sono seguiti sono stati diversi atleti che hanno tentato invano di imitarlo. Nel 2014 solo il record della 50 miglia è rimasto ancora suo.

Ecco la scelta della distanza 50 miglia esattamente 80,467 Km

Una partenza molto forte oltre i 14 km/h un calo dopo 10 km seguito da un tratto nuovamente forte e con rallentamenti e accelerazioni che si sono seguiti hanno dato l’impressione che fosse in difficoltà ma Vito conosce molto bene l’attrezzo. Era un modo per disperdere il calore corporeo danno continui segnali di raffreddamento quando rallentava.

Passaggio Maratona in 3:02,47 in linea per battere il record europeo dell’amico Andrea Accorsi di 3:40,25 ottenuto nel 2012.

Vito passa agevolmente in 3:36,07 lanciando un urlo ma la sua corsa non finisce qui mancano ancora poco più di 30 km per battere quello di Martin Tighe.

La tattica rimane la stessa, accelerazioni seguite da decelerazioni.

6:06,19 aveva segnato l’americano ma Vito è concentrato fino all’ultimo.

Il cronometro di ferma a 5:57,31 RECORD MONDIALE.

Il tricolore sventola in alto.