A pochi giorni dal Mennea Day, il 12 settembre, la data in cui in tutta Italia si ricorderà lo storico record del mondo di Pietro Mennea nei 200 metri in 19.72 a Città del Messico, trentacinque anni fa, Matteo Galvan toglie al grande Pietro una migliore prestazione italiana, quella dei 300 metri. Infatti, ieri, nel Rieti Meeting, il vicentino ha corso in 32.01, migliorando il 32.23 di Mennea, stabilito sempre a Rieti il 21 luglio del 1979, e il proprio personale di 81 centesimi.
Galvan ha chiuso la gara in seconda posizione alle spalle del polacco Karol Zalewski, primo in 31.93 (wl), davanti all'estone Marek Niit, terzo in 32.24, e all’altro azzurro Eseosa Desalu, quarto in 32.28.
“Per me è un onore aver battuto il record di Mennea – ha dichiarato Galvan, subito dopo averconcluso la prova - mi dispiace solo di non aver vinto la gara. Sapevo di poter correre bene, ma non così forte e sono piacevolmente sorpreso, anche per averlo fatto sulla pista dove ormai mi sento di casa, visto che da un anno mi alleno a Rieti, e su una distanza in cui sento di essere particolarmente competitivo. Da qui riparto con le motivazioni giuste per la prossima stagione”.
Galvan ha chiuso la gara in seconda posizione alle spalle del polacco Karol Zalewski, primo in 31.93 (wl), davanti all'estone Marek Niit, terzo in 32.24, e all’altro azzurro Eseosa Desalu, quarto in 32.28.
“Per me è un onore aver battuto il record di Mennea – ha dichiarato Galvan, subito dopo averconcluso la prova - mi dispiace solo di non aver vinto la gara. Sapevo di poter correre bene, ma non così forte e sono piacevolmente sorpreso, anche per averlo fatto sulla pista dove ormai mi sento di casa, visto che da un anno mi alleno a Rieti, e su una distanza in cui sento di essere particolarmente competitivo. Da qui riparto con le motivazioni giuste per la prossima stagione”.