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L’Ufficio Procura Antidoping ha disposto i seguenti provvedimenti: 

Deferimento dell’atleta Simone Collio  (tesserato FIDAL) alla Seconda Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI  per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.5. e 3.2. delle Norme Sportive Antidoping, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Bolzano – nell’ambito della indagine denominata “Olimpia”  e agli esiti degli accertamenti svolti in ambito sportivo dall’Ufficio di Procura Antidoping, con richiesta di 2 anni e 3 mesi di squalifica. 

Deferimento dell’atleta Maurizio Checcucci  (tesserato FIDAL) alla Seconda Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI  per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art. 2.5. delle NSA sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Bolzano – nell’ambito della indagine denominata “Olimpia”  e agli esiti degli accertamenti svolti in ambito sportivo dall’UPA, con richiesta di 2 anni di squalifica. 

Deferimento dell’atleta Roberto Donati  (tesserato FIDAL) alla Seconda Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI  per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla reiterata violazione dell’art 3.2. delle NSA sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Bolzano – nell’ambito della indagine denominata “Olimpia”  e agli esiti degli accertamenti svolti in ambito sportivo dall’UPA , con richiesta di 8 mesi di squalifica.

Ndr: Deferiti, pertanto, tre dei quattro staffettisti (il quarto era Emanuele Di Gregorio ) della formazione capace agli Europei di Barcellona 2010 di ottenere il secondo posto dietro la Francia e il primato nazionale in 38.17, togliendolo dopo 27 anni al quartetto Tilli, Simionato, Pavoni e Mennea, 38.37 il 10 agosto del 1983.