I Nas (Nuclei Antisofisticazione e sanità) dei Carabinieri e la WADA (Agenzia mondiale anti doping) hanno sottoscritto ieri, 5 febbraio 2015, un Memorandum of Understanding (MOU), un accordo di cooperazione nella lotta contro il doping, primo accordo in assoluto firmato tra una Forza di Polizia e la WADA.
Il MOU intende promuovere la cooperazione in settori di interesse comune in materia di controllo dei medicinali e delle sostanze dopanti vietate, al fine di prevenire i rischi per la salute degli atleti e garantire l’integrità delle competizioni sportive.
L'accordo che consente alla WADA e al NAS di lavorare a stretto contatto, promuove la cooperazione nella raccolta, conservazione e condivisione di informazioni e competenze in materia anti-doping.
Il MOU, la “Dichiarazione d’Intenti per la Cooperazione Congiunta”, tra i Nas e la Wada ha registrato subito l’approvazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “L’Accordo firmato oggi dai Nas con la WADA non può che vedermi soddisfatta perché rappresenta un altro importante strumento per sconfiggere un fenomeno deprecabile quale quello del doping portando alla luce, grazie alla competenza e all’esperienza maturata dai Nas in questo settore, pratiche e utilizzo di sostanze non consentite nell’attività sportiva. La lotta al doping è una delle priorità che perseguiamo con rigore e fermezza avvalendoci anche della preziosa opera dei Carabinieri dei Nas. A tal fine avevamo nei mesi scorsi promosso le modifiche normative che hanno consentito ai Nas di essere presenti nella Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping (CVD) e di acquisire la qualifica di “Ispettore Investigativo Antidoping”.
David Howman, il direttore generale WADA ha dichiarato che: ““WADA è del parere che il più delle volte, dietro ogni atleta che ricorre al doping, si manifesti l'influenza di un membro dell’entourage o di un individuo senza scrupoli che fornisce sostanze dopanti all'atleta. Questa partnership con il NAS ci consentirà di condividere informazioni cruciali in materia di anti-doping e, così facendo, ridurre al minimo le probabilità che le sostanze vietate raggiungano il mondo dello sport. WADA è grata al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute per l’impegno diretto a fare pulizia nello sport. Questa partnership invia un messaggio chiaro che c'è sintonia tra le organizzazioni di tutto il mondo per garantire la tutela della salute e dei diritti degli atleti. Questo è un messaggio importante non solo per lo sport, ma per la salute e il benessere della società nel suo insieme”.
“La firma dell’accordo con la WADA rappresenta un segnale forte di “tolleranza zero” e consentirà di potenziare sensibilmente il livello di prevenzione e repressione nell’uso di sostanze vietate e metodi proibiti nell’ambito delle competizioni sportive. La partnership tra la WADA e i NAS arriva in un momento cruciale, ad appena un mese dall’introduzione della revisione del Codice mondiale antidoping che, accanto al rinnovato standard internazionale per i controlli e le indagini (ISTI), invita i firmatari (organizzazioni antidoping) a concentrarsi sulle indagini e sulle tecniche di raccolta delle informazioni, per migliorare i programmi anti-doping”, il commento del comandante dei Nas, Cosimo Piccinno.
Lunedì 9 febbraio, con inizio alle 11.30, si svolgerà, invece, la conferenza stampa per la firma del nuovo accordo quadro tra il CONI e i NAS in materia di Antidoping. Alla presentazione, che avrà luogo nel Salone d'Onore al Foro Italico, interverranno, tra gli altri, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Generale Comandante dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, il Generale Comandante dei NAS, Cosimo Piccinno, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, Graziano Delrio e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Alla conferenza sono stati invitati anche tutti i responsabili delle strutture Antidoping del CONI-NADO.
Il MOU intende promuovere la cooperazione in settori di interesse comune in materia di controllo dei medicinali e delle sostanze dopanti vietate, al fine di prevenire i rischi per la salute degli atleti e garantire l’integrità delle competizioni sportive.
L'accordo che consente alla WADA e al NAS di lavorare a stretto contatto, promuove la cooperazione nella raccolta, conservazione e condivisione di informazioni e competenze in materia anti-doping.
Il MOU, la “Dichiarazione d’Intenti per la Cooperazione Congiunta”, tra i Nas e la Wada ha registrato subito l’approvazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “L’Accordo firmato oggi dai Nas con la WADA non può che vedermi soddisfatta perché rappresenta un altro importante strumento per sconfiggere un fenomeno deprecabile quale quello del doping portando alla luce, grazie alla competenza e all’esperienza maturata dai Nas in questo settore, pratiche e utilizzo di sostanze non consentite nell’attività sportiva. La lotta al doping è una delle priorità che perseguiamo con rigore e fermezza avvalendoci anche della preziosa opera dei Carabinieri dei Nas. A tal fine avevamo nei mesi scorsi promosso le modifiche normative che hanno consentito ai Nas di essere presenti nella Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping (CVD) e di acquisire la qualifica di “Ispettore Investigativo Antidoping”.
David Howman, il direttore generale WADA ha dichiarato che: ““WADA è del parere che il più delle volte, dietro ogni atleta che ricorre al doping, si manifesti l'influenza di un membro dell’entourage o di un individuo senza scrupoli che fornisce sostanze dopanti all'atleta. Questa partnership con il NAS ci consentirà di condividere informazioni cruciali in materia di anti-doping e, così facendo, ridurre al minimo le probabilità che le sostanze vietate raggiungano il mondo dello sport. WADA è grata al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute per l’impegno diretto a fare pulizia nello sport. Questa partnership invia un messaggio chiaro che c'è sintonia tra le organizzazioni di tutto il mondo per garantire la tutela della salute e dei diritti degli atleti. Questo è un messaggio importante non solo per lo sport, ma per la salute e il benessere della società nel suo insieme”.
“La firma dell’accordo con la WADA rappresenta un segnale forte di “tolleranza zero” e consentirà di potenziare sensibilmente il livello di prevenzione e repressione nell’uso di sostanze vietate e metodi proibiti nell’ambito delle competizioni sportive. La partnership tra la WADA e i NAS arriva in un momento cruciale, ad appena un mese dall’introduzione della revisione del Codice mondiale antidoping che, accanto al rinnovato standard internazionale per i controlli e le indagini (ISTI), invita i firmatari (organizzazioni antidoping) a concentrarsi sulle indagini e sulle tecniche di raccolta delle informazioni, per migliorare i programmi anti-doping”, il commento del comandante dei Nas, Cosimo Piccinno.
Lunedì 9 febbraio, con inizio alle 11.30, si svolgerà, invece, la conferenza stampa per la firma del nuovo accordo quadro tra il CONI e i NAS in materia di Antidoping. Alla presentazione, che avrà luogo nel Salone d'Onore al Foro Italico, interverranno, tra gli altri, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Generale Comandante dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, il Generale Comandante dei NAS, Cosimo Piccinno, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, Graziano Delrio e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Alla conferenza sono stati invitati anche tutti i responsabili delle strutture Antidoping del CONI-NADO.