Pesanti dichiarazioni rilasciate da Usain Bolt in Inghilterra, al periodico "Runner's World", contro il “collega” velocista statunitense Tyson Gay.
Gay, squalificato per un anno per essere risultato positivo agli steroidi ad un controllo antidoping, sarebbe dovuto essere sospeso per due anni, ma ottenne la riduzione della pena grazie alla collaborazione prestata all'Usada, l’agenzia antidoping americana, dopo la notifica della positività, che portò alla squalifica di otto anni per il suo allenatore, Jon Drummond.
Ma, secondo Bolt, Gay ha subito una condanna troppo leggera e ridurla per aver collaborato è “la cosa più stupida che abbia mai sentito”
Bolt continua: “Gay doveva essere bandito per sempre e non cavarsela con una squalifica di un anno, solo per aver confessato alle Autorità cosa aveva fatto e chi l'aveva aiutato: così si manda un messaggio sbagliato, ovvero che puoi fare quel che vuoi e se vieni preso basta raccontare tutto per essere perdonato. Non ho nessuna voglia di gareggiare con Tyson, questa cosa mi disturba perché io l’ho sempre rispettato e la rivalità con lui mi ha spinto a migliorarmi sempre. Sapere che era forte grazie al doping, è stata una grandissima delusione”.
Gay, squalificato per un anno per essere risultato positivo agli steroidi ad un controllo antidoping, sarebbe dovuto essere sospeso per due anni, ma ottenne la riduzione della pena grazie alla collaborazione prestata all'Usada, l’agenzia antidoping americana, dopo la notifica della positività, che portò alla squalifica di otto anni per il suo allenatore, Jon Drummond.
Ma, secondo Bolt, Gay ha subito una condanna troppo leggera e ridurla per aver collaborato è “la cosa più stupida che abbia mai sentito”
Bolt continua: “Gay doveva essere bandito per sempre e non cavarsela con una squalifica di un anno, solo per aver confessato alle Autorità cosa aveva fatto e chi l'aveva aiutato: così si manda un messaggio sbagliato, ovvero che puoi fare quel che vuoi e se vieni preso basta raccontare tutto per essere perdonato. Non ho nessuna voglia di gareggiare con Tyson, questa cosa mi disturba perché io l’ho sempre rispettato e la rivalità con lui mi ha spinto a migliorarmi sempre. Sapere che era forte grazie al doping, è stata una grandissima delusione”.