Niente sconto di pena per Alex Schwazer: la procura antidoping del Coni ha ritenuto di non ridurre la squalifica del marciatore altoatesino, che l’aveva richiesta motivandola con la sua “collaborazione”. Resta quindi confermata la squalifica fino al 29 aprile del 2016 e la questione passa alla Wada (Agenzia Mondiale Antidoping) e alla Iaaf e, infine, al Tribunale Nazionale Antidoping.
Di seguito la sintesi del “parere” della procura Antidoping, pubblicato sul sito del Coni: “L’Ufficio di Procura Antidoping, in riferimento all’istanza avanzata da Alex Schwazer ai sensi dell’art. 4.6.1.2 del CSA e a conclusione delle relative indagini, comunica di aver trasmesso in data odierna il proprio parere motivato alla WADA e alla IAAF ai sensi dell’art. 11.2 del CSA.
Al riguardo, l’UPA ha espresso parere negativo sulla richiesta di sospensione della sanzione irrogata dal TNA con decisione del 23 aprile 2013, precisando tuttavia che, qualora detti organismi dovessero ritenere tale richiesta comunque da accogliere, un’eventuale sospensione della predetta sanzione non dovrebbe superare i tre mesi”.
Di seguito la sintesi del “parere” della procura Antidoping, pubblicato sul sito del Coni: “L’Ufficio di Procura Antidoping, in riferimento all’istanza avanzata da Alex Schwazer ai sensi dell’art. 4.6.1.2 del CSA e a conclusione delle relative indagini, comunica di aver trasmesso in data odierna il proprio parere motivato alla WADA e alla IAAF ai sensi dell’art. 11.2 del CSA.
Al riguardo, l’UPA ha espresso parere negativo sulla richiesta di sospensione della sanzione irrogata dal TNA con decisione del 23 aprile 2013, precisando tuttavia che, qualora detti organismi dovessero ritenere tale richiesta comunque da accogliere, un’eventuale sospensione della predetta sanzione non dovrebbe superare i tre mesi”.