Pistorius resta in carcere, nella cella di isolamento nel carcere Kgosi Mampuru II di Pretoria: sarebbe dovuto uscire domani, ma il polverone di polemiche emerse, soprattutto sui social network, hanno convinto Il ministro della Giustizia sudafricano, Michael Masutha, a intervenire e sospendere i domiciliari assegnati all’atleta paralimpico, condannato a cinque anni per omicidio colposo della sua fidanzata Reeva Steenkamp il 14 febbraio del 2013.
Il Ministro ha rinviato il caso alla commissione competente considerando l'uscita dal carcere di Pistorius "prematura e senza basi legali".
Infatti, senza che Pistorius ne avesse presentato formalmente istanza, l'amministrazione carceraria in giugno gli concesse "d'ufficio" il beneficio di terminare la pena ai domiciliari, per il 21 agosto, al decorrere – come prevede l'ordinamento penale sudafricano - di un sesto della pena di (massimo) cinque anni in caso di buona condotta. Ora il Dipartimento di Giustizia del governo di Pretoria ha stabilito che quando il beneficio fu deciso e annunciato in giugno, i mesi di pena trascorsi erano appena otto e che quindi il termine di un minimo di un sesto della pena non era stato rispettato.
La Commissione per la libertà condizionale prenderà la sua decisione solo a dicembre, ma in realtà tutto è così rimandato a novembre, al processo d’appello, quando l’accusa cercherà trasformare l’omicidio da colposo a volontario, con pena minima di 15 anni…