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La conferma della positività di Alex Schwazer anche alle controanalisi non ferma i legali del marciatore pronti a dare battaglia.

Dura, molto dura la dichiarazione dell’avvocato Gerhard Brandstaetter che ha così commentato il tutto a Radio Sportiva: "Eravamo convinti della provenienza esterna di questa positività, l'urina è stata manomessa. Siamo confortati da ulteriori pareri che ci confermano che tutti i profili ematici e non solo, precedenti e successivi, di Schwazer sono perfetti. Quindi siamo convinti che la prova relativa al rilievo di gennaio sia stata manomessa. Scegli tu! Noi abbiamo le prove: se ci fosse stata attività dopante ci sarebbero stati ulteriori riscontri. Quella storia della bistecca era un'interpretazione di un giornalista che aveva capito male... Un atleta che ha fatto 60 test in un anno, che negligenza ha? Il suo tecnico Donati è il più grande oppositore del doping. Tutti i test 'puliti' fatti prima e dopo quello incriminato dimostrano indirettamente che c'è stata manomissione. Questa vicenda è un attentato allo sport italiano”.

Restiamo in attesa di passi ufficiali dei legali e della risposta della Wada, mentre i Giochi di Rio sono sempre più vicini…