
Non vanto molte partecipazioni sulla distanza dei 21,097km, però quest’anno mi ero messo in testa che avrei dovuto scardinare una volta per tutte il muro dei 75’, obiettivo che a causa di qualche acciacco di troppo, non mi era riuscito in occasione della Lago Maggiore Half Marathon di un paio di mesi fa.
Così carico al punto giusto, stamattina alle 6.30 ero già in strada con destinazione Vercelli!
Tre gli eventi in programma: la maratona giunta quest’anno alla sua 10a edizione e a cui tutta la manifestazione ruotava attorno, la 10km e la mezza maratona; oltre un migliaio i partecipanti richiamati dalle varie gare, più o meno equamente distribuiti nelle tre specialità.
Il meteo è piuttosto variabile, con il sole che va e viene, e con la temperatura che oscilla attorno ai 15°C: l’ideale per gareggiare su prove di lunga distanza come la maratona e la mezza. Io invece mi sento un po’ affaticato, ma so che la condizione è comunque buona: insomma le premesse per far bene ci sono tutte!
Così mentre concludo il mio riscaldamento, osservo la partenza della 10km e della maratona, infine ecco arrivare anche il momento della mia gara: mi schiero al via, qualche attimo di palpitante attesa e…
…GOOOOO!!
Parto forte, portandomi al comando fin dai primi metri. Passato il primo chilometro diminuisco un po’ l’andatura, cercando di impostare quello che dovrà essere il ritmo gara da tenere fino al traguardo; mi ritrovo su dei rettilinei interminabili, dove poco alla volta inizio a raggiungere e superare gli ultimi concorrenti della maratona partiti poco prima di me.
I chilometri passano e tutto sembra filare via liscio: sto viaggiando col giusto passo per siglare il mio nuovo personale, e come se non bastasse mi trovo al comando della competizione!
Ma come scrivevo, tutto sembrava andare bene…
…già, infatti circa al 10° chilometro un concorrente della maratona che probabilmente aveva intuito che io stessi correndo la mezza mi grida:
”ue, ma di qua ti fai tutta la maratona!! Per la mezza dovevi prendere a sinistra al bivio!”
In un attimo sprofondo nello sconforto…
Incomprensione, stupore, incredulità, rabbia e infine rassegnazione: questi gli stati d’animo che ho vissuto in rapida successione…
Mi giro e torno indietro, anche se ormai son fermo: gambe e testa non ne voglion più sapere…
Devo farmi circa 2km per raggiungere il bivio incriminato, dove ad indicare la svolta c’è una misera transenna con attaccato un foglio bianco scritto col pennarello…
praticamente invisibile considerando che in quel punto si arrivava tra l’altro con tutta la ressa dei maratoneti partiti prima della mezza…
Nel frattempo arriva un incaricato dell’organizzazione, che inizia a segnalare la svolta a gran voce: un po’ troppo tardi direi…
Mi fermo, osservo spaesato alcuni concorrenti transitare, e alla fine decido di tornare mestamente verso l’arrivo ripercorrendo la strada fin li fatta in senso opposto.
Solo dopo la gara ho appreso che molti altri partecipanti alla mezza maratona hanno sbagliato strada nello stesso mio punto; qualcuno ha comunque avuto la forza di tornare sui suoi passi e riprendere il giusto percorso, peccato che al bivio successivo si sia ripresentato il medesimo problema, con altrettanti sventurati finiti a vagare fra le risaie…
Inconcepibile ed inaccettabile quello che è capitato. Certe cose non dovrebbero succedere nemmeno nelle gare di paese, a maggior ragione in manifestazioni di questo spessore con tanto di omologazione FIDAL.
Già il fatto di far partire la maratona prima della mezza è una scelta del tutto discutibile, che ha portato inevitabilmente a mescolarsi i concorrenti delle due prove generando una gran confusione, ma lasciare dei bivi incustoditi e con misere segnalazioni che andavano bene al massimo per una tapasciata dell’IVV, non trova proprio giustificazioni.
E’ davvero ora di finirla con le organizzazioni di mercenari, che pensano solo e unicamente ad incassare le (cospicue) quote d’iscrizione. Oggi non servivano chissà quali mezzi per garantire il NORMALE svolgimento della gara: sarebbero bastate un po’ di competenza e di buona volontà in più.