
La TCS New York City Marathon si tinge dei colori del Kenya con Mary Keitany e Wilson Kipsang che volano sul traguardo rispettivamente con il tempo di 2:25’07” e 2:10’55”. Due gare che si sono risolte sul rettilineo finale, con le due gazzelle degli altipiani che accelerano lasciandosi alle spalle i loro diretti avversari.
Oltre 50 mila i partecipanti che si sono dati appuntamento questa mattina a Staten Island e hanno corso attraverso i cinque distretti di New York; tra questi c’era anche il gruppone di Born2Run, il tour operator reggiano che ogni anno porta a correre nella Grande Mela centinaia di maratoneti provenienti da tutt’Italia. Alle 5.45 il bus per Fort Wadsworth, quindi l’attesa e il riscaldamento con il preparatore atletico Fulvio Massini, Stefano Baldini e Ottaviano Andriani. «Siamo riusciti a fare il riscaldamento nonostante il vento e il freddo – ha spiegato Massini -; il giorno più freddo di tutte le edizioni a cui ho partecipato. A causa delle cattive condizioni non è stato montato il palco con la musica, ma ci siamo divertiti comunque e riscaldati coinvolgendo tanti maratoneti arrivando pronti e sereni alla maratona». I due ex top atleti e compagni di tante “battaglie” sono partiti nella prima wave e hanno gareggiato fianco a fianco, chiudendo in 2:45’53”, dunque con un tempo un po’inferiore alle aspettative. Entrambi hanno corso per beneficenza, il campione di Atene 2004 per l’Ascmad Prora onlus, l’associazione per lo Studio e la cura delle Malattie dell’Apparato Digerente – Progetti Radioterapia, con il progetto “Io mi impegno”. Andriani per la Fondazione Ant: «Da quando ho svestito i panni da atleta delle Fiamme Oro - ha spiegato il maratoneta pugliese - e ho indossato quelli da poliziotto in divisa, presto servizio presso la Caserma D'Oria del XV Reparto Mobile di Taranto. Purtroppo sono sotto gli occhi di tutti le criticità che la città dei Due Mari vive in termini di inquinamento e di qualità della vita. Per questo motivo ho pensato di donare i chilometri all’Ant, il più grande ospedale gratuito a domicilio in Italia».
Il pianista Maurizio Baglini, al debutto della New York City Marathon, ha chiuso in 3:38’56”: «Più corro e meglio suono – aveva dichiarato la sera precedente la maratona -, perché vivo lo stress in maniera più positiva. Correndo poi memorizzo meglio i brani che devo suonare». Un messaggio positivo, come tanti qui a New York che si conferma ancora una volta maratona dal grande fascino, capace sempre di ispirare chi la corre.
Ordine d'arrivo maschile:
1 2 Wilson Kipsang 2:10:59 Kenya KEN
2 4 Lelisa Desisa Benti 2:11:06 NY United States ETH
3 7 Gebre Gebremariam 2:12:13 Ethiopia ETH
4 5 Meb Keflezighi 2:13:18 CA United States USA
5 11 Stephen Kiprotich 2:13:25 Uganda UGA
6 1 Geoffrey Mutai 2:13:44 Kenya KEN
7 6 Masato Imai 2:14:36 Japan JPN
8 8 Peter Cheruiyot Kirui 2:14:51 Kenya KEN
9 12 Ryan Vail 2:15:08 OR United States USA
10 15 Nick Arciniaga 2:15:39 AZ United States USA
11 14 Yuki Kawauchi 2:16:41 Japan JPN
12 3 Lusapho April 2:16:50 Eastern Cape South Africa RSA
13 212 Birhanu Dare Kemal 2:18:22 NY United States ETH
14 10 Micah Kogo 2:18:36 . Kenya KEN
15 40 Danilo Goffi 2:19:44 Italy ITA
Ordine d'arrivo femminile:
1 104 Mary Keitany 2:25:07 Kenya KEN
2 106 Jemima Sumgong 2:25:10 - Kenya KEN
3 116 Sara Moreira 2:26:00 Portugal POR
4 103 Jelena Prokopcuka 2:26:15 Latvia LAT
5 109 Desiree Linden 2:28:11 MI United States USA
6 117 Rkia El Moukim 2:28:12 NY United States MAR
7 108 Firehiwot Dado 2:28:36 Ethiopia ETH
8 107 Valeria Straneo 2:29:24 Italy ITA
9 102 Buzunesh Deba 2:31:40 NY United States ETH
10 115 Annie Bersagel 2:33:02 Norway USA