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Chiaromonte CorrerePollino2015

SERVIZIO FOTOGRAFICO - Bella, dura e pazzesca, pazzesca, dura e bella. Questa gara è così, dal tracciato così diverso dal solito, quasi interamente nella natura incontaminata del Pollino, discese impervie e salitoni lunghi chilometri, da non poter più correre, ma procedere al passo. Chi viene sa bene a cosa va incontro, sono ben pubblicizzate sul regolamento le difficoltà del percorso, lascia o raddoppia, e la maggior parte dei partecipanti raddoppia, maledicendo durante il tragitto, ma godendo di un’autentica pace interiore alla fine. E’ più stanco il fisico, ma tutto ciò rientra nelle previsioni. Nei giorni seguenti, l’affaticamento tormenterà le gambe, ma una pace adrenalinica pervaderà la mente.


Prime edizioni sull’asfalto, non mancavano salite e discese, ma almeno si evitava di scivolare su pietre e radici. Ma ben altro panorama, ben altra aria, offre il tracciato trail, a poco a poco ti penetra, lo senti sempre più tuo, è piacevole stare nel bosco.

Bravissimo Antonio Figundio, l’organizzatore e il presidente della CorrerePollino, la società che ha preso il nome proprio della manifestazione, capace di valorizzare la zona, la sua zona, di farla conoscere in tutta Italia, grazie a questa pregevole corsa.

Il ritrovo è fissato in Pazza San Pasquale, nella “bassa” Chiaromonte; si parcheggia facilmente sfruttando anche il campetto asfaltato di calcetto della scuola. La stessa scuola ci offre spogliatoi e bagni, per gli amanti della libertà sono tanti e vasti gli spazi verdi.

Veloce e ben organizzata la consegna di pettorali, chip e pacco gara: dieci euro l’iscrizione, che consegna un premio di partecipazione al cui interno è presente un marsupio porta-borraccia, molto utile per chi fa gare lunghe o estreme, oltre a pregevoli prodotti alimentari.

A presentare è stato chiamato Marco Cascone, ottimo speaker della Campania, un’arma in più per qualsiasi manifestazione, un cuore pulsante sempre in azione, continuamente vivo e presente.

Record di partecipanti per la 12^ edizione, 264 gli iscritti, tantissimi i pugliesi, evasi dalla propria Regione occupata nelle elezioni Regionali.

Con piacere ritrovo il gruppo dell’Atletica Capo di Leuca, capitanato dell’ottimo Luca Scarcia, uno dei favoriti per il successo odierno: il 21 giugno saranno occupati nell’organizzazione del “Trofeo Ciolo”, a Gagliano del Capo, che consegnerà i titoli master nazionali di corsa in montagna. Altro piacevole incontro, ritrovo Francesco Milella, finalmente in ripresa e finalmente nella propria regione.

E mentre provvediamo a “riscaldarci”, partono le gare giovanili, altro opportuno appuntamento di questa manifestazione, che non ha mai dimenticato l’attività promozionale.

Tocca finalmente anche a noi, tutti gli atleti, sarà perché non siamo tantissimi o per la tipologia di gara, sono ordinatamente schierati dietro la linea di partenza, pur di assenza di iniziale rilevamento chip, non ci sono particolari difficoltà, e il Giudice provvede a sparare il fatidico colpo.

Giornata soleggiata, ma non eccessivamente calda, l’ideale per correre in canotta, senza soffrire troppo.

Primi due chilometri per il tour del paese, si sale immediatamente, raggiungiamo la Torre di Giura, la parte più alta di Chiaromonte. Comincia la discesa, ecco il secondo chilometro, siamo oramai nel bosco, davanti a noi una discesa ripida, tanto ripida, la paura mi assale e rallento di brutto, pian piano mi superano tutti o quasi, la difficoltà è nel far passare, senza essere travolto. Scendo in religioso silenzio, l’ho voluta io, se son qui è colpa mia e allora respiro e mi impongo di non cadere. Forse son l’unico fifone, tutti si lanciano nella discesa, su pietre, fango, radici… Qualcuno bestemmia, gli ricordo che ha persino pagato per essere qui e finisce in risata. Penso che finirà prima poi la discesa, pochi metri e finisce davvero quando siamo alla Fontana Perone; ecco il primo ristoro con bicchieri d’acqua, abbiamo già superato il terzo chilometro. Ora si sale e riesco a correre dove gli altri camminano, supero tanti che mi avevano… superato e recupero posizioni e un po’ di dignità. Come sempre, guadagno in salita e perdo in discesa, ma al 5° km e mezzo si riprende a scendere, anche se il pendio è meno ripido e pericoloso del precedente. Manca poco al settimo chilometro, il secondo ristoro con bottigliette d’acqua, siamo nel punto più basso e riprendiamo a salire. Qui mi scateno, recupero posizioni su posizioni, la Chiesa di S. Uopo, il terzo ristoro, si procede, l’ottavo, il nono chilometro, quasi il decimo, qualcuno dei primi ha finito e torna indietro, mi incoraggia, capisco che manca poco e proseguo, Siamo finalmente di nuovo in paese, gli ultimi metri, il cinque al volo con tanti amici (Sapone e Vitulli tra gli altri), arrivo sorridente, distendendo le braccia in una sorta di ringraziamento e di liberazione.

Un clamoroso errore di percorso ci priva della presenza in classifica di Francesco Milella: il rappresentante di Quelli della Pineta Bari, prende un sentiero non previsto e continua fin quando il buon Giuseppe Moliterni non gli grida di fermarsi e tornare indietro, non vedendosi più tallonato dagli inseguitori. Si torna indietro, gli inseguitori sembrano aspettare i due che hanno sbagliato percorso, Moliterni torna in gara, Milella è nervoso e deluso e abbandona la competizione.

E così, migliorando la seconda posizione del 2014, va ad imporsi lo specialista Luca Scarcia (Atl. Capo di Leuca) in 52:43, sul fortissimo Michele Di Croce (Bramea Vultur Runners), una vita nelle società pugliesi, secondo in 54:32, e sul primo atleta di casa, Francesco Lufrano (Atl. Correrepollino), terzo in 55:34, Il giovane e capace Michele Traficante (Bramea Vultur Runners) è quarto in 55:41, sul combattivo Redouane Marsali (Podistica Tuglie), quinto in 57:01, e sul suddetto Giuseppe Moliterni (Gravina festina lente!), “retrocesso” in sesta posizione in 57:01. Bravissimo Michele Loizzi (Atl. Polignano), settimo in 57:52. Altro atleta di casa, Vincenzo Cicchelli, sm55, ottavo in 57:57, a precedere il carissimo Antonio Mele (Running People Noicattaro), nono in 58:30, e Raffaele Martorana (Atl. Amatori Lauria), decimo in 59:01.

Al femminile, la prima donna a tagliare il traguardo è Lidia Mongelli (Bitlossi Montescaglioso), un passato da marciatrice, atleta Uisp, in 1:01:51. Retrocede di una posizione rispetto all’anno prima, Paola Bernardo (Atletica Capo di Leuca), capace di inventarsi un completo da gara all’ultimo istante, avendo lasciato la borsa inavvertitamente a casa, e di chiudere in 1:04:15. Ottima terza è Marisa Russo (Marathon Massafra), reduce dagli 800 del giorno prima a Bari, in 1:10:30, tallonata dall’aitante Alessandra De Luca (Atletica Latiano), distaccata di 6 secondi da Marisa. Reattiva, è quinta Giuliana Chiffi (Podistica Talsano) in 1:12:57, sulla combattiva Erika Toscano (Atl. Capo di Leuca), sesta in 1:13:24, e sull’instancabile Marina Rotolo (Athletic Team Palagiano), settima in i1:13:53. Giovanna Caputo tiene alto l’onore della CorrerePollino, chiudendo ottava in 1:15:34, sulla precisa Maria Antonietta Amatulli (Montedoro Noci), nona in 1:16:08, e sulla “rossa” Marcella Delfine (Amatori Putignano), decima in 1:16:11.

251 i finisher, a chiudere Tiziana Catella (Dof Amatori Turi) in 2:53:13; ultimo maschietto risulta essere Rocco Viggiani (Club Basilicata Matera), in 1:57:55.

Ricco il ristoro finale con acqua, the, dolci tipici, frutta, taralli e gelatino; si gusta il cibo e il bere, dal primo all’ultimo sono, ancor più oggi, tutti meritevoli di lodi e complimenti. Mentre si attende l’arrivo degli ultimi, cominciano le premiazioni, ben condotte dallo speaker Cascone, pronto alla lettura delle classifiche redatte dai Giudici con le indicazioni di Cronogare, che cura il servizio di rilevamento elettronico.

Si comincia dai podi: premiata a parte la Mongelli come atleta Uisp, i primi, Scarcia e Bernardo, compagni di società, ricevono trofeo, cesto e orologio; trofeo e cesto anche per gli altri due componenti dei rispettivi podi. A seguire il premio per tutte i meritevoli delle varie categorie, con doppia premiazioni per lucani e fuori regione, tutti ricompensati con una coppa. I lucani, essendo la manifestazione valida come campionato regionale di corsa in montagna, ricevono anche la medaglia di campione regionale.

La premiazione delle prime tre società ospiti (nell’ordine Atletica Capo di Leuca, Amatori Acquaviva, Atletica Polignano) e lucane (si autoesclude la CorrerePollino, vincono nell’ordine Lucani Free Runners e Atl. Amatori Irsinese), chiude definitivamente la manifestazione.

Valevole come prova del circuito “Basilicata in corsa” e del Campionato Interregionale di Corsa in Montagna Fidal sud 2015, la Correre Pollino si conferma gara ben organizzata e di pregevole fattura. Da ricordare anche che parte del ricavato è offerto in beneficenza all’Ail di Potenza.

E allora appuntamento al 12 luglio, da queste parti, a San Severino Lucano, per il Trofeo dei Briganti del Pollino”, l’organizzazione è la stessa!

 

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