C’è agitazione nel mondo della corsa da quando la FIDAL ha emanato le nuove linee guida che sembrerebbero privare gli EPS della prerogativa di organizzare in futuro maratone e mezze. Niente di più sbagliato signori. State tranquilli, non cambierà nulla. Innanzitutto perché la FIDAL NON E’ LA CORSA. Qualche volta bisognerebbe anche dare retta agli acronimi. La Federazione Italiana s’interessa Di Atletica Leggera, insomma di lanci, salti, corse in pista. Tutte bellissime discipline sia ben chiaro, ma principalmente svolte dentro gli stadi e non fuori dagli stessi.
E chi corre all’aperto, ha ben poco a che fare con i “federali”. La gente corre per le strade per diletto, fuori da eventi strutturati e di quello che dice la FIDAL non gli interessa nulla. Tutti i fine settimana si svolgono miriadi di non competitive. Altri si divertono con Color Run, coi Marziani del compianto Cosi, con Strongrun, con le corse all’alba denominate 5.30, con i raduni oceanici del noto DJ e chi più ne ha più ne metta. E cosa hanno in comune queste manifestazioni? Che non le troverete mai sui calendari FIDAL. E a ben guardare, anche molti eventi federali godono di grandi numeri totali, quelli che alla fine smuovono interessi e sponsor, solo in funzione delle gare non agonistiche di cosiddetto contorno, ma che a ben vedere hanno cannibalizzato la cosiddetta principale. Fatto 100 quelli che corrono, in quanti sono tesserati FIDAL? Pochi
In questa chiarissima situazione, cosa hanno pensato gli esperti FIDAL dalla loro torre d’avorio da cui non hanno contatti con la realtà? L’ennesima idea geniale. Oddio, poverini, un po’ li capisco. Medaglie pesanti da mondiali o olimpiadi da mostrare con orgoglio sul petto e poi passare alla cassa del CONI ne hanno pochine… Adesso, dopo decenni di assoluta inerzia, si accorgono ed interessano anche di Trail. Peccato che nel frattempo, seppure illegalmente, ma in evidente vuoto di potere qualcuno abbia inventato una federazione ad hoc. Io francamente gliela lascerei per il principio dell’usucapione. Non sono passati già più dei fatidici 20 anni richiesti dal codice civile?
Quindi se non si possono aumentare le medaglie, i nostri eroi ci provano col numero di tesserati: basta runcard, inversione a U e tutti con le società sportive. Purtroppo non basta. Come spremere ulteriormente i master? Eliminiamo la concorrenza e facciamo anche cassa con tasse e tesseramenti. Quindi stop con questi UISP CSI ACLI ecc ecc. Maratone e mezze solo col marchio Ciquita-FIDAL, così son costretti a venire tutti da noi. Fa niente se questi EPS, anche qui ci viene incontro l’acronimo, son Enti di Promozione Sportiva. Ovvero coloro che promuovono sport nei confronti di chi un olimpiade non la vincerà mai.
Illusione. Come credono di fare questo in Italia, paese dove le leggi dello Stato si emanano in abbondanza ma si fanno raramente rispettare? Pensano di riuscirci con i loro regolamentini, peraltro spesso poco chiari ed interpretabili e che talvolta sono violati anche dai loro atleti di punta senza che succeda mai nulla?
Fatta la legge verrà trovato l’inganno. Le mezze saranno così solo di nome, ma poi la distanza dichiarata varierà di qualche metro. Probabilmente in meno, così i corridori saranno aiutati a conseguire il loro personale. Idem per le maratone. In fondo non erano da 40 km prima delle Olimpiadi di Londra? Non furono proprio i chilometri finali a costare cari al nostro Dorando Pietri? Passeremo alle 20 chilometri. Ma l’ha detto il dottore che dobbiamo fare esattamente 21.097 metri?
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