Oggi si è svolta la 12^ edizione della Porretta-Corno alle Scale. Gara competitiva di circa 30 km che si arrampicava per l'appennino bolognese, con oltre 1000 metri di dislivello. A vincere, ma non a trionfare, è stato Marco Ercoli, carabiniere in effettivo servizio, quindi non un atleta professionista facente parte dei gruppi sportivi militari. Un bravo ragazzo che riesce, come il fratello gemello Fabio, a conciliare l'attività di servizio con l'Arma ai duri allenamenti che gli consentono di aggiudicarsi diverse competizioni.

Dicevamo che ha vinto, ma non trionfato, perchè durante la gara il tripudio popolare è spettato ad un altro. Ad un certo punto, con Ercoli già in testa, come un coniglio dal cilindro del prestigiatore, dal gruppo dei primi è saltato fuori un signore, che per il fastidio di nominarlo e non regalargli altra immeritata pubblicità, chiameremo solo RB.

Chi è RB? Ma niente, solo uno che vive da queste parti e che nella sua carriera ha accumulato un numero impressionante di anni di squalifica. Che ha anche la cattiva abitudine di esternare invece di starsene zitto. RB, ovviamente senza pettorale dell'agonistica, ma con quello della non competitiva, ha allungato e si è portato al comando. Pensate che qualcuno lo abbia fermato? Ma nemmeno per sogno. Al contrario, la gente riconoscendolo lo ha applaudito e chiamato per nome. Se non bastasse, quel che è più grave è che l'auto apripista ha abbandonato Ercoli per precederlo, come se fosse in testa alla gara. La farsa si è conclusa con RB a passare il traguardo tra gli applausi. Non risulta siano stati effettuati controlli antidoping ;-)

Ai confini della realtà

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