La classica abruzzese dell'estate, la Miglianico Tour, nata da un'idea del turista milanese Roberto Terenzio per allietare la festa della Madonna delle Piane, è tornata come sempre la seconda domenica di agosto con il suo eterno fascino antico sui duri 18 chilometri del percorso, rinfrescati quest'anno da una leggera brezza che ha vivacizzato l'armonia di colori e profumi, che hanno inebriato i mille partecipanti ed i molteplici spettatori dando vita ad uno spettacolo ricco di sacrificio e di sudore, ma altresì appagante.
Il patron Nicola Mincone, in passato riuscì ad inserire nell'albo d'oro della corsa grossi calibri del podismo internazionale come Orlando Pizzolato nel 1986/87 e Stefano Baldini nel 1996/2002 ed anche grandi atleti africani come il recordman della corsa, il keniano Philippe Sangà con il suo 51'11".
Ora non è più possibile chiamare grandi campioni, si tira la cinghia anche da queste parti, ed allora, mentre calavano le prime ombre della sera, in questo scenario avvincente lungo 18 chilometri, si sono dati battaglia solo poco più di 400 atleti italiani con la netta vittoria, per il secondo anno consecutivo del rilegatore rogenese, allenato da Vittorio Lidrizzi, Giuseppe Molteni.
Il brianzolo ha chiuso in 57'13", davanti al beniamino d'Abruzzo Alberico Di Cecco (58'50") ed al giovane vastese Gabriele Colantonio (1h00'02").
Tra le donne ha trionfato l'esile farmacista di origine teramana Michela Ciprietti (1h09'56") sulla minuta maratoneta ascolana Sara Carducci (1h11'35") e sulla chietina Barbara Spadaccini (1h17'29").
Nella gara più corta di 9 chilometri, con oltre 400 partecipanti, si sono imposti i mezzofondisti junior più promettenti della Regione: il pescarese Douglas Scarlato (28'09") e la chietina Zoe Pretara (32'57").