Ultimi scampoli del podismo serale estivo, ormai minacciato dai temporali e dal buio che arriva sempre prima. Teida Seghedoni ha consacrato con la sua presenza una piccola sagra parrocchiale di questa chiesetta isolata sul torrente Samoggia: quasi 7,5 km, per metà sterrati, tra campi e fiumiciattoli, col cielo viola per le bufere dei dintorni (che hanno risparmiato questa corsa), e solcato dagli aerei che atterravano nel vicino aeroporto di Bologna: cogliendo scorci inediti e personaggi tipici, alcuni partiti prudenzialmente con l’ombrello che però non è servito, pochissimi altri a dare una parvenza di agonismo alla non competitiva, più che altro per affrettare l’arrivo prima del (mancato) diluvio.
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