Niente male la prima, anzi, mi è proprio piaciuta. Scusate….. intendevo la “mia” prima partecipazione alla Cariparma Running, manifestazione nata nel 1998, che quindi oggi ha visto la sua ventesima edizione. Il tempo ha sostanzialmente graziato i partecipanti (ma anche i numerosi volontari…), salvo qualche goccia dopo mezz’ora di gara e nell’ultima parte della 30 chilometri della Duchessa; in particolare a beneficio dei non competitivi, mentre i runner duri e puri arrivano perfino ad esaltarsi quando il meteo non favorevole. Già, aumenta il senso dell’impresa, a prescindere dal crono.
Un menù interessante: 10 k, mezza maratona e 30 chilometri, da scegliere secondo i propri gusti e, ovviamente, in relazione agli obiettivi definiti. Giusto rilevare, per dovere di cronaca, che tale offerta di distanze è presente da tempo, a differenza di molte manifestazioni che hanno integrato l’offerta solo in tempi molto recenti, soprattutto per compensare la diminuzione di partecipanti su gare con singole distanze classiche.
Dal punto di vista tecnico la prestazione più rilevante viene dalla 10 k maschile, dove Yassine El Fathaoui ha vinto in 32’22. Nato in Marocco 35 anni orsono è italianissimo, basterebbe sentirlo parlare con un accento locale (vive a Parma da lungo) che più marcato non si può. A seguire Gianmarco Buttazzo (33’02) e Lyazali Adil (34’07), quindi un intero podio occupato dagli atleti del Casone Noceto.
Per quanto mi riguarda ho corso la mezza maratona, che parte e arriva nella magnifica piazza Garibaldi, in centro città, situazione che spesso complica gli aspetti logistici, ed invece è tutto ben raccolto e vicino, compreso i parcheggi (economici, 4 euro per 4 ore) per chi viene da fuori. Deposito borse, docce e spogliatoi a ben completare i servizi disponibili. Il percorso è lievemente ondulato ma direi proprio che ci sono le condizioni per “fare il tempo”, certo…se ci sono le gambe. Si toccano alcuni dei punti più belli di Parma, anche perché sono davvero molti i chilometri corsi veramente in città: il Teatro Regio e il Teatro Farnese, piazza Duomo, il palazzo della Pilotta. Poi si fiancheggia per diversi chilometri il fiume Parma, un passaggio che trovo gradevole anche se si tratta di un fiume nel quale…non ci ho mai visto l’acqua dentro, né oggi (eppure piove di brutto da qualche giorno), ma nemmeno quando, un bel po' di anni orsono, ci feci un pezzo del mio servizio militare. Ma naturalmente sono pronto ad essere smentito da qualche locale.
Ho corso per diversi chilometri coi pacer dei 5’/km, quindi proiezione finale 1h45’, Gianni e Davide sono bravi, sia nella gestione del ritmo che…delle pubbliche relazioni in corsa; già, qualità umane per certi aspetti ancora più importanti. Dal km 15 decido di condividere la fatica con Alessandra Bellucci (Parmarathon ASD), che oggi cerca il suo personal best, così ho trovato un ottimo motivo per sopportare meglio la fatica. Motivata e determinata al punto giusto, tiene bene anche nei tratti difficili, mi riferisco in particolare al passaggio nel Giardino del Palazzo Ducale, un paio di chilometri su sterrato, non difficile per suo conto ma allentato e scivoloso per la pioggia.
Chiude in 1h45’01 (tempo di sparo), migliorandosi di oltre un minuto rispetto al precedente pb (Salsomaggiore 2017). Un miglioramento ancora più significativo se si considerano le caratteristiche dei percorsi (da Salsomaggiore si scende mica male verso Fidenza).
Almeno altri due runner del gruppo dei 5’/km hanno fatto il proprio personale. Si tratta di Alessandro Maestri (Runcard), che si migliora, col tempo finale di 1h45’11; poi un runner locale del CUS Parma, Michele Grazioli, che porta il suo pb sulla mezza a 1h44’24. Complimenti ad entrambi.
La ventesima edizione della Cariparma Running va in archivio con i numeri in calo, situazione che peraltro ha toccato diverse manifestazioni, tuttavia credo che chi c’è stato sia rimasto soddisfatto.