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Prima edizione di questa manifestazione, valida anche come 3° trofeo Fabrizio Irilli, un runner della società organizzatrice prematuramente scomparso.

 

Arrivo poco più di un’ora prima sul luogo del ritrovo con un cielo che non promette nulla di buono, anche perché a Roma aveva iniziato a piovere, proprio mentre ero partito da casa; qui inizierà a farlo, con un violento acquazzone, a circa 15 minuti dalla partenza.

 

C’è poco spazio per ripararsi e la temperatura, che si è abbassata improvvisamente, mi costringe a correre con uno smanicato impermeabile ed il cappellino.

 

Non conosco il percorso, ma lo speaker prima della partenza l’ha un po’ illustrato facendo presente che la gara è di 10,6km, che la prima parte è molto più dura della seconda, dato che ci sarà una salita di circa 2 km e il passaggio dentro Villa D’Este, mentre passeremo dentro Villa Adriana, che già conosco, nella seconda parte.

 

Con qualche minuto di ritardo avviene la partenza, il primo km è su saliscendi asfaltati, con la strada completamente allagata: nonostante ciò, riesco a stare ben al di sotto dei 5min/km, cosi come il 2° km, anche se gli ultimi 400 metri sono in salita.

 

Dopo il 2°km, c’è il tratto più duro, che arriva fino all’ingresso di Villa D’Este, che mi vede costretto a camminare per una ventina di secondi per ben due volte.

 

Nei 600 metri all’interno della villa è tutto allagato, gli scaloni che portano alla Fontana di Nettuno  ci costringono a rallentare di molto l’andatura: il 3° ed il 4° km li corro quasi a 7min/km!

 

Usciamo da Villa D’Este e percorriamo un tratto di sanpietrini in leggera discesa, seguito da un bel tratto asfaltato di qualche centinaio di metri, in cui riesco a recuperare qualche posizione, anche se non facendola “a tutta”: nonostante ciò, la media al 5° km è di 5’23” e ho la speranza che veramente la seconda parte sia meno dura della prima.

 

Questa discesa ci immette in un tratto di sterrato, sempre in discesa, seguito da un tratto un po’pericoloso, con scalini in legno, e con la “carreggiata” che si restringe.

 

Da qui si susseguono saliscendi quasi sempre non asfaltati, fino ad arrivare all’asfalto adiacente l’entrata principale di Villa Adriana, praticamente tutto allagato, in cui incontro uno dei primi che, ahimè, ha quasi finito; segue il salitone di 400 metri della villa stessa, in cui rallento, ma riesco a salire con il mio passo.

 

Da metà gara in poi, nonostante gli allagamenti e la conformità del percorso, riesco a stare sotto i 5min/km, l’unico tratto veramente difficoltoso, anche se nel frattempo ha smesso di piovere, è quello a cavallo del 10° km, dato che si tratta di un tratto di solo fango, in cui si fatica a stare in piedi.

 

Fortunatamente, alla fine di questo tratto non favorevole, vi sono gli ultimi 4-500 metri di percorso, completamente asfaltati e non allagati, dove riesco ad aumentare il ritmo ed a superare 4-5 runners che mi precedevano.

 

Concludo i 10,6 km di gara in 51 minuti netti, alla media di 4’49”/km, classificandomi 60° assoluto su quasi 200 arrivati.

 

I vincitori risultano essere Pasquale Rutigliano (Olimpiaeur), con il tempo di 39’04”, e Anna Laura Brevetti (Podistica Solidarietà), che si classifica 43^ assoluta, con il tempo di 48’45”.

 

Una gara da rifare senz’altro, magari preparandomi meglio sulle salite, che, nonostante un tempo inclemente, si è svolta in maniera ottima, con un bel ristoro finale ed un’ottima organizzazione.

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