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Prima edizione di questa manifestazione che vuole rappresentare, come dice il nome, un segnale di pace; per questo è stato disegnato un percorso che toccherà i cinque simboli delle varie religioni della Città Eterna: la Basilica di San Pietro, da dove si partirà ed arriverà, la Sinagoga, la Chiesa Ortodossa di Sant’Anastasia, la Grande Moschea, la Chiesa Valdese. 

Oltre alla classica distanza della mezza maratona, che partirà alle 9, è prevista una non competitiva di 5 km che partirà venti minuti dopo. 

Io sono emozionato come alla prima maratona, dato che per la prima volta farò il pacemaker nella mia città, essendo stato scelto per l’andatura di 1h45”; il pomeriggio precedente, poco prima della presentazione dei top runners, c’è stata la nostra preparazione, muniti della canotta ufficiale della nazionale di atletica, e anche questo è stato emozionante. 

Alle 8 di domenica, in un hotel di Viale della Conciliazione, c’è il ritrovo dei pacer: ci cambiamo e prendiamo i palloncini relativi alle rispettive andature; qui avviene il piacevole incontro con due ex giocatori della Roma, il campione del mondo Perrotta e Tommasi, che parteciperanno anche loro alla manifestazione, cimentandosi sulla distanza maggiore, con obiettivo personale di stare sotto le due ore (obiettivo che raggiungeranno alla grande!). 

Dopo un breve saluto dei rappresentanti dei vari culti religiosi e della sindaca capitolina, avviene la partenza. 

Il percorso tocca tante strade percorse sia nella maratona che nella Roma by night, ma quasi sempre in direzione inversa; ci sono vari tratti in leggera discesa e tanti altri sui sanpietrini; fortunatamente la temperatura è abbastanza piacevole, c’è un leggero vento, che solamente negli ultimi km soffia contrario. Dopo la partenza, si passa dal Circo Massimo, dal Colosseo, dai Fori Imperiali, da Piazza Venezia, da Via del Corso; poi, tramite i sottopassi del Lungotevere, dal Villaggio Olimpico, dall’Acqua Acetosa e, dopo esser transitati su Ponte Duca D’Aosta, si arriva a Piazza Cavour, si fanno gli ultimi due km della corsa dei Santi, con arrivo di fronte alla maestosa Basilica di San Pietro. 

Fin dai primi km decidiamo di mantenere un’andatura di qualche secondo più veloce del previsto, la compagnia è sempre piacevole e il tempo vola. Cerchiamo di dispensare dei consigli a chi ci segue, soprattutto relativi ai ristori e alle poche salitelle del percorso.

 Ad un paio di km dalla fine, consigliamo - a chi ne abbia ancora - di allungare per concludere ben al di sotto del nostro tempo, ed è bello incitare chi ci supera. 

Alla fine raggiungiamo il nostro obiettivo, dato che il tempo ufficiale dallo sparo risulta essere 1h44’50”. 

Gli arrivati sono oltre 1600, i vincitori sono entrambi italiani: tra gli uomini vince Eyob Faniel (Venice Marathon Club), che sfiora il pb, con il tempo di 1h03’26”; tra le donne arriva prima, nonché 17^ assoluta, Sara Brogiato (Aeronautica Militare), che con il tempo di 1h15’37”, sfiora di pochi secondi il personal best. 

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