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Partecipo per la prima volta a questa manifestazione, utilizzandola come “lungo” per la maratona di Firenze, tra cinque settimane, che si svolge per il terzo anno consecutivo.

 

Oltre alla 30km è prevista una 15km competitiva ed una 7km non competitiva.

 

Decido di usufruire di un albergo convenzionato, che si trova a circa 400 metri dalla partenza ed arrivo, ed il pomeriggio precedente vado a ritirare i pettorali per i 6 partecipanti del mio team.

 

Il giorno della gara il cielo è molto nuvoloso e minaccia pioggia a breve, ma fortunatamente ci grazierà; dopo aver fatto colazione, ho appuntamento con gli altri, al ritiro pacco gara, che è costituito da una cassetta di prodotti biologici di ortofrutta.

 

Verso le 9 mi vado a cambiare e mi ritrovo con due miei compagni, con cui decidiamo di correre insieme: il mio obiettivo e’ limare qualcosina al 4’58” di media, della “30 del Mare”, a cui ho preso parte due settimane prima.

 

Si parte tutti insieme, diversamente da quanto riportato dal regolamento, che prevedeva partenze differenziate di 5 minuti, 30km e 15, divisi da un nastro bianco-rosso, di segnalazione cantieristica; a destra si piazzano quelli della distanza inferiore dato che dopo circa 200 metri, alla rotonda, gireranno a destra, mentre noi della “lunga” andremo dritti verso il lungomare.

 

Il passo, escludendo il 1°km appena sopra i 5’, è decisamente più forte del previsto e facciamo il lungomare in a/r, per circa 10km; il passaggio ai 5km avviene ad una media di 4’57”, che si abbassa a 4’55” al cartello dei diecimila, che è posizionato poche centinaia di metri prima della rotonda della partenza, e poi percorriamo il percorso della 15 km, dove per parecchi km c’è la doppia indicazione (ad esempio il nostro 11°, corrisponde al 1° della "corta”).

 

All’incirca al 14° km si passa sullo sterrato per poche centinaia di metri, approfittando anche del ristoro del 15°, all’interno di una azienda agricola; dopo un altro paio di km circa di asfalto, costeggiamo il lago di Fogliano, calpestando lo sterrato, in cui c’e’ un giro di boa, in mezzo a delle costruzioni agricole, dove si incrociano i primi.

 

In questo tratto riusciamo con il nostro passo a recuperare parecchie posizioni, fino ad arrivare di nuovo sull’asfalto, in cui c’e’ la biforcazione, a destra per chi deve fare gli ultimi 5 km della 15 e a sinistra per chi deve farne trenta, in cui c’è un ristoro piuttosto approssimativo su due miseri tavolini posizionati sulla destra, che rappresenta sia quello del 20esimo km per noi, sia quello del 25° per chi ritorna.

 

Si effettua un tratto di nuova asfaltatura, in andata e ritorno, con - 22esimo km – il tappetino rilevamento tempo, seguito da un giro di boa che ci fa tornare indietro.

 

I miei compagni di team hanno un passo di poco sotto i 4’50”/km, io non riesco a tenergli testa, perché ne abbiamo ancora sette davanti.

 

Mi aspettano, rallentando di pochi secondi, e, all’incirca al 26° km, si imbocca il panoramico lungomare con il mare a sinistra, costituito da parecchi saliscendi, ma in cui riusciamo a tenere un passo inferiore ai 5’/km.

 

Ci fermiamo per un brindisi ed una bevuta, al ristoro di birra artigianale del 27°: ma, dopo un altro km, i due compagni allungano leggermente, io non ce la faccio a stargli dietro e mi danno circa 150 metri da qui alla fine.

 

Comunque, anche con il mio passo, riesco a superare qualche runner più lento o addirittura che cammina, facendo l’ultimo km a 4’25”: finisco la mia “fatica” in 2h25’31”, oltre tre minuti in meno della ”trenta del mare”, nonostante un percorso più difficile, ad una media di 4’51”/km, classificandomi al 140° posto sugli oltre 500 arrivati.

 

I vincitori risultano essere Marco Romano (ASD Runners Team Colleferro), con il tempo di 1h48’07”; tra le donne vince per la terza volta questa gara, Fabiola Desiderio (ASD Top Run Fondi), che con il tempo di 2h07’25”, si classifica anche 44^ assoluta.

 

Un bel percorso allenante, utilissimo come lungo da maratona, con un particolare pacco gara e un buon ristoro finale; peccato per il poco pubblico presente, per i troppi giri di boa, e per quel ristoro 20°-25°km, che ha creato parecchio caos.

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