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Decido di partecipare per la prima volta a questa maratona, a quasi 8 mesi dalla precedente, e per la prima volta ne disputerò due in un anno.

 

Partiamo il sabato mattina presto, da Roma, insieme a 5 compagni di squadra, e dopo aver lasciato le borse in hotel, ci dirigiamo al Marathon Village, ubicato nei pressi della stazione Campo di Marte, un po’ distante dalla partenza/arrivo della zona del Duomo. Giriamo il village un paio d’ore, ritiriamo il pacco gara ed il pettorale.

 

La mattina della gara ci svegliamo abbastanza presto per la colazione e quasi un’ora prima dello start siamo già al ritrovo, coperti della mantellina dello sponsor tecnico, che era inserita nel pacco gara, e sperando che non piova. Ci salutiamo tra di noi, dato che siamo in tre griglie differenti, e facciamo quasi mezzora di fila, per usufruire dei bagni chimici.

 

Il mio obiettivo è fare meglio delle 3 ore 40 minuti e 12 secondi dell’ultima Maratona di Roma; al via ufficiale, tolgo la mantella che mi teneva caldo, e pochi attimi dopo inizia a piovere… oltre a questo ho problemi col GPS, che non mi si collega, e quindi parto “al buio”.

 

Ci metto quasi 7 minuti, dallo start a passare l’arco di partenza, e c’è molto traffico di runners, per cui devo fare parecchio zigzag. Al cartello del 1° km, faccio il lap manuale, dato che  poche centinaia di metri prima mi si era avviato; questo km lo faccio a 5 e 17.

 

Si corre sempre in tanta compagnia, e la pioggia mano a mano, diventa sempre più forte; a tratti sento freddo alle mani e alle cosce. Cerco di avere un passo costante, e quando posso seguo la linea verde a terra, che rappresenta la linea ideale, ed in questi primi km ci sono un paio di vialoni, in cui si incontra chi ci precede e chi ci segue.

 

Ci dirigiamo verso le Cascine, ma nel primo tratto la strada si riduce di tanto, e si incontrano i ‘Maratonabili’ che spingono le carrozzine.

 

Ai 10° km la mia media, nonostante il primo km, è di 5'05", ed inizio ad avere l’esigenza di ‘andare in bagno’; decido di fermarmi dopo il 13 esimo, e perdo circa 30 secondi. Nei successivi due-tre km successivi recupero ciò che ho perso, e continuo ad avere un passo costante, leggermente superiore ai 5min/km.

 

Dalle Cascine, ci dirigiamo verso il lungarno, e con una curva secca, passiamo sul Pontevecchio dove c’è moltissimo pubblico che ci incita e ci dà la carica, nonostante piova ancora.

 

Da qui ci dirigiamo al passaggio della mezza maratona, e la mia media è di 5'02". Mi sento bene, ma non voglio esagerare, per arrivare fresco alla fine, anche perché vedo che con il passare dei km, ed un passo regolare, riesco a superare parecchi runners.

 

Dopo la mezza, ripassiamo su di un sottopasso, costituito da una leggera salitella seguita da una discesina, in cui faccio andare le gambe.

 

Rallento ed usufruisco di tutti i ristori, evitando l’acqua troppo ghiacciata, bevendo tè caldo e sali, in tutti gli spugnaggi prendo le spugne asciutte, per asciugarmi dalla pioggia che continua ad essere incessante con un’altra difficoltà, cercare di evitare le pozzanghere e gli allagamenti che nel frattempo si erano creati, soprattutto nella zona della stazione Campo di Marte, e nel seguente passaggio sulla pista dello stadio d’atletica Ridolfi.

 

In questo tratto c’è un altro incrocio coi runners. Dopo di che ci rindirizziamo verso il centro città, passando in una deserta Piazza Santa Croce e ripassando sul lungarno; gli ultimi 4-5 km si sviluppano in pieno centro, e parecchi tratti sono costituiti da lastroni bagnati, in cui bisogna stare bene attenti a non scivolare e farsi male.

 

Naturalmente qui c’è molta gente che tifa, anche perché nel frattempo la pioggia è quasi zero, ed io andando con il passo costante recupero centinaia di posizioni, superando runners persino nelle stradine più strette.

 

Negli ultimi 2 km  non vedo più il GPS e vado a sensazione, fino a che negli ultimi 500 metri riesco ancora a superare decine di runners, e concludo in crescendo la mia sesta maratona, con il real time di 3 ore 32 minuti e 7 secondi: abbassato il PB, risalente a 5 anni fa, di più di 6 minuti.

 

Un’ottima organizzazione, e dei volontari molto gentili, che ci hanno supportato in tutto il percorso, nonostante il tempo inclemente; un bel percorso, ma un po’ dispersivo nel tratto delle Cascine ed un po’ caotico nei primi 5-6 km; dato il numero degli iscritti, intorno ai diecimila, bisognerebbe pensare ad una partenza ad onde, e proprio per questo sarebbe opportuno fare la classifica con il real time. Anche il poter seguire la linea ideale è stata una cosa nuova ed utile; solamente che era tracciata per circa la metà del percorso!

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