You are now being logged in using your Facebook credentials

Un problema di lungo corso, la mancanza di un impianto indoor per l’atletica reggiana, è tornato d’attualità nei giorni scorsi, quando il sindaco Luca Vecchi, nel corso della festa dei 70 anni del CSI, ha liquidato la questione con una battuta. Il freddo rinforza, tempra il corpo e lo spirito, e le prestazioni ne risentono in minima parte, ha dichiarato in sintesi il primo cittadino, ricordando i suoi trascorsi da atleta… senza un impianto indoor a disposizione.

 

“D’accordo sul fatto che era una battuta – spiega Giorgio Del Rio, presidente di Atletica Reggio che parla a nome del suo staff tecnico societario, che opera quotidianamente al Camparada di Via Melato – Ma è il concetto che non possiamo accettare a cuor leggero: una battuta e via, argomento chiuso. I progetti per la realizzazione di un impianto indoor sono finiti sui tavoli di parecchie Amministrazioni che hanno preceduto quella di Vecchi, se ne parla da più di 30 anni. Segno che il problema è conosciuto. Che poi in tutti questi anni non si sia riuscito a risolverlo, o che non si sia voluto risolverlo, è un’altra questione che lascia pensare alla mancanza di una volontà politica in tal senso. Parliamo di volontà politica perché siamo convinti che la questione economica, magari con il coinvolgimento di soggetti privati, non sia l’ostacolo principale.

 

Ci sono tante discipline a Reggio, da quelle più conosciute a quelle meno, che hanno giustamente il loro spazio al coperto. Perché l’atletica non può avere un impianto indoor? Reggio ha dato tanto in termini di atleti e di risultati a livello nazionale, ma la questione non è esclusivamente legata alla prestazione d’elite, perché un impianto indoor sarebbe utilizzato anche dalle scuole, lavorando di fatto da mattina a sera, a disposizione dell’intera collettività, a pieno regime per almeno quattro mesi all’anno, in concomitanza col periodo più freddo. Quindi non stiamo parlando di un’operazione a vantaggio di pochi, tutt’altro; pensiamo ad esempio al problema smog di questi giorni, in cui il consiglio è di non allenarsi all’aperto; il Camparada si trova a un passo da una strada ad alta concentrazione di traffico…

 

Proprio per i suoi trascorsi da atleta, il sindaco conosce bene il problema e le necessità del movimento: l’atletica è composta da diverse discipline, non ci sono solo fondo e mezzofondo, non basta mettersi un paio di scarpe da corsa e uscire di casa, servono strutture adeguate per potersi allenare d’inverno e preparare le gare indoor; Vecchi sta facendo cose importanti in vari settori, auspichiamo faccia altrettanto per l’impianto indoor, intervenendo concretamente dove i suoi predecessori sono mancati”.