Gara double-face
Luogo: Pazzano di Sopra, e già non è facile sapere dov'è (Serramazzoni, Modena). Data e ora: sabato 30 aprile ore 19,30: orario più da happy hour che da trail. Condimeteo: serata fredda e autunnale con minaccia di pioggia, poi mantenuta.
Partecipanti: circa centocinquanta ardimentosi, che il freddo e la pioggia " mi fanno un baffo".
Responsabile: Francesco Montanari, in combutta con Circolo Culturale Pazzano e UISP Emilia Romagna, di cui è responsabile per la sezione trail.
Con queste premesse sarebbe stato lecito aspettarsi una competizione di modesto impatto agonistico e scarso divertimento. Invece ne è uscita la seconda faccia, grazie a un percorso tracciato da Francesco con l'intento, ampiamente mantenuto, di fare conoscere sentieri e luoghi altamente suggestivi: come ad esempio le cascate del Bucamante che, a tre km dalla "civiltà", ci immergono in un'atmosfera che parla di fiabe e folletti del bosco.
Percorso che pur in soli 13 km si è rivelato vario e impegnativo, complice il fango creato dalle piogge prima e durante la gara: lo scopo di Francesco era quello di costruire una gara per tutti, dallo stradista che si avvicina ai sentieri con un po’ di timore, al trailer più navigato che ha potuto comunque impegnarsi in single track con salite e discese non proprio da "campo scuola": scopo, direi, brillantemente raggiunto.
Da rivedere forse la logistica che, complice la dimensione della località con mancanza di strutture, ha reso non facili le operazioni pre e post gara per gli atleti, certamente non aiutati da pioggia e freddo; con una stagione più primaverile i disagi sarebbero stati più contenuti. Pacco gara non stratosferico ma dignitoso, non si sono visti i borsoni promessi ai primi 150 iscritti sul volantino della corsa (praticamente avrebbero dovuto riceverlo tutti) ma forse si è trattato di comunicazione errata.
La mia gara, che era nella formula coppia mista, ricordando che era possibile comunque correre come "singoli", è terminata al quarto km quando la mia coequipier ha abbandonato la tenzone, determinando perciò il ritiro della coppia. Va detto a onor di cronaca che viaggiavamo già abbondantemente in ultima posizione, scortati da Montanari che vestiva i panni della "scopa" e permettendosi perfino di “debalisare” visto la nostra modesta velocità. Una frase di Francesco impegnato a togliere fettucce mi ha piacevolmente colpito: "ci tengo che i miei boschi rimangano puliti". Veramente la prova di una cura nel promuovere quel senso civico che purtroppo a volte latita in chi frequenta i sentieri.
Grazie alla gentilezza di Francesco ho potuto comunque completare il percorso in veste di turista senza pettorale, in questo modo gustandomi ancor di più la corsa in notturna e riuscendo a recuperare sei/sette concorrenti: rientrando, platonicamente, di vari minuti nel tempo massimo consentito.
Una gara che, per chi abita in zona, è da tener presente per la piacevolezza di un percorso tosto ma fattibile e alla portata di tutti; augurandosi maggior clemenza dal meteo nella prossima edizione.
P.S. Mi unisco agli elogi di Massimo Muratori per l’organizzatore-principe della corsa. Sicuramente qualche sbavatura organizzativa c’è stata; a chi scrive, per esempio, il ‘borsone’ (bè, in realtà una borsa leggera) è toccato, ma conteneva un salamino, dell'ottimo parmigiano a cubetti e non (come pare sia capitato ad altrim credo per scelta loro) una maglietta. Qualcuno si è perso, evento che mi pareva piuttosto difficile stante l’abbondanza dei segnali; ma forse di sera converrebbe fare 3 secondi in meno a km e tenere gli occhi alti. Poi, anche chi si è perso è arrivato al traguardo, pure con tempi sorprendenti per le sue qualità finora note, dunque non avrà fatto troppa strada né troppo dislivello (di norma 670 metri) in più. E’ possibile che abbiano nuociuto i 100 metri di percorso a doppio senso tra il km 8 per chi saliva e il 10 per chi scendeva: ma i segnali c’erano, e gli addetti pure. La pizza successiva all’evento costava 6 euro, e non 5 come altri dichiarano, però si trattava di pizza cotta all’istante (come provano le mezzore di attesa) e non di prodotto surgelato. Di gran qualità l’ordine d’arrivo per una competizione così decentrata e agli esordi (con 67 individuali e 33 coppie classificate): Matteo Pigoni, Marco Rocchi, Nicola Montecalvo primi tre uomini; Valentina Mangano, con 9 minuti di vantaggio su Federica Boschetti, poi Ilaria Corradini per le donne. (F.M.)