Buon approccio ai trail più impegnativi
Possiamo definire come la porta di ingresso ai trail più pesanti la bella gara che si è corsa domenica con partenza dalla località Prati di S. Geminiano (Piandelagotti), sede della scuola di sci Boscoreale co-organizzatrice della competizione. Con una lunghezza di poco inferiore ai 24 km dichiarati e un dislivello di 1300 mt., si propone come trail corto, che risulta ottimo per chi dalla strada o da competizioni off road più brevi volesse sperimentare un impegno fisico più protratto nel tempo e nella distanza, Parliamo di 3 / 4 ore a seconda del grado di allenamento di ognuno: i sentieri percorsi sono sempre gradevoli, con predominanza di tratti corribili, e anche le salite non sono mai “ bacia ginocchia”, nel senso che non richiedono particolari sforzi per essere conquistate col busto tutto piegato in avanti.
Anche la lunghezza dei tratti più ripidi è sempre dell’ordine di poche centinaia di mt, e in qualche minuto passa la paura. Fattori che hanno contribuito a rendere gradevole la giornata sono stati sicuramente un clima ideale, con temperature non troppo elevate e aria limpida che ha permesso di far spaziare lo sguardo, una volta conquistate le vette, dalla Toscana da un lato a gran parte della pianura padana sull’opposto versante,
Da notare il buon numero di ristori (4), per di più tutti allestiti con solidi e liquidi, che ritengo addirittura superflui almeno all’inizio di una gara relativamente breve; un numero adeguato di volontari a presidiare il tracciato di gara in tutti i punti critici; un balisaggio di buon livello che solo nel tratto finale del percorso lungo poteva generare qualche dubbio, essendoci frecce che sullo stesso albero indicavano direzioni opposte (probabilmente si trattava dell’andata della gara corta). Particolare curioso, le “scope” di chiusura gara hanno svolto il loro compito a cavallo, e mi sono chiesto se in caso di bisogno l’eventuale corridore in difficoltà avrebbe potuto montare in sella: fortunatamente non ce n’è stato bisogno. Ricchissimo il ristoro finale a base di torte fatte in casa e cocomeri; per decenza taccio sul numero delle une e degli altri con i quali ho “recuperato” le calorie consumate; ma a occhio direi di aver spostato il piatto della bilancia in territorio positivo.
90 i concorrenti classificati sul percorso lungo e 34 sul corto, numeri certamente non elevati che risentono evidentemente della concomitanza di altre competizioni geograficamente vicine e della distanza non trascurabile dal capoluogo; rimane comunque positivo il fatto che la scelta di dove andare a faticare sia sempre più ampia.