
La cronaca è ormai nota a tutti ma vale la pena ricordarla. Vince il keniano Paul Kirui Mawangi in 28’38 davanti al connazionale Henry Kimani Mukurya ( 28’48). Terzo gradino del podio per l’intramontabile Said Boudalia, che ha chiuso in 29’30 a dispetto dei suoi 46 anni.
Al femminile ancora Kenya, infatti Kamonja Kebeja vince con buon margine su Teresa Montrone (33’33) e Giovanna Volpato (33’52).
Tra gli altri italiani Stefano Scaini onora i suoi tifosi (sono tanti da queste parti) completando la sua prova al 5° posto in 29’58. Anche il campione italiano di maratona Danilo Goffi ha voluto esserci, 7° posto ed un crono di 30’34.
La gara maschile si è decisa al km 4, quando i keniani hanno fatto il vuoto con un cambio di ritmo impressionante ( così come lo ha definito Scaini), nella parte finale Boudalia è stato bravo a rimontare Karani Njeru e guadagnarsi il podio.
Goffi era comunque soddisfatto della sua prestazione, dato che una settimana prima aveva corso la mezza all’Alpe di Siusi, da lui definita una delle più dure mai corse.
Nella valutazione dei tempi, che effettivamente possono sembrare ottimi, è da tenere conto che di metri ne mancavano 200-250 ai fatidici 10.000, lo dico anche in base alla mia prestazione.
Come spesso accade i 10 K ….non sono 10 K, a breve avrò modo di scrivere il mio punto di vista su questa anomalia.
Per il resto ho trovato molto bella questa gara ( mia prima partecipazione), sono tre giri uguali di 3,3 k (circa), molto veloci, si corre nelle vie interne del centro di Trieste e lungo “le rive”, un tratto di oltre 1000 metri prospiciente il mare. Partenza, e arrivo, in piazza della Borsa, a fianco della bellissima piazza Unità d’Italia. La gara è stata risparmiata dalla pioggia, arrivata quando quasi tutti i concorrenti avevano terminata la loro prova, semmai è stato disagevole per gli organizzatori lo smontaggio delle attrezzature.
Quasi 400 i classificati nella gara competitiva, con un incremento del 20% rispetto al 2013, a testimonianza del gradimento di molti verso questa manifestazione.
A completare il menu c’è stata una non competitiva di un giro ( sempre 3,3 km circa) e la Doggy Run , con un centinaio di quattro zampe accompagnati dai loro padroni.