You are now being logged in using your Facebook credentials
In una tipica “ottobrata romana”, sedicesima edizione di questa manifestazione che toccherà sei delle più belle località dei castelli romani: Genzano, dove ci saranno partenza ed arrivo, Ariccia, Albano Laziale, Castel Gandolfo, Rocca di Papa e Nemi.

Dopo aver parcheggiato l’auto, mi reco al ritiro pettorali e pacco gara distante poche centinaia di metri; quì ho la prima sorpresa, e come me tanti altri runners: il previsto zaino contenente prodotti tipici locali è esaurito, nonostante dovesse essere garantito per i primi 1000 iscritti. Il pacco gara si riduce ad una bottiglia di vino, un pacco di spaghetti, una scatoletta di tonno e un capo tecnico con poche taglie da runner; alle mie lamentele e a quelle di altri atleti, rispondono che c’è stato il boom di iscrizioni! E’assurdo che prima si pubblicizzi tanto per poi ridursi a questo. Purtroppo, non saranno le uniche pecche di questa gara.

Sento tante lamentele, perché mi cambio a ridosso del ritiro pettorali e pacco gara, e chi è addetto a questo servizio risponde a tutti con poca educazione. Dopo essermi cambiato, chiedo dove sia il deposito borse: in una mail delle settimane precedenti avevo chiesto se fosse previsto e mi avevano risposto positivamente.

C’è un cartello davanti ad un portone del palazzo antico, che occupa gran parte della piazza, che mi avevano indicato, ma e’ chiuso e non c’e’ nessuno che ritira queste borse; io ed altri runners rimaniamo basiti, siamo costretti a recarci in macchina per lasciare le borse.

Noto anche la totale assenza di bagni chimici: il solo che si può utilizzare è di un bar attiguo al ritiro pettorali, e che per essere utilizzato comparta file anche di 10 minuti.

Alle 9.30 è dato il via, in una strada non larghissima e lastricata; i primi 3,5 km sono in leggera discesa, difatti la mia media è appena sotto i 4’30” al km; dopo esser passati al centro di Albano Laziale, la strada inizia leggermente a salire, alternandosi con tratti di pianura. Sarà cosi fino al tredicesimo km, e la mia media ne risente.

Dopo il tredicesimo km, inizia un tratto di circa 6 km, di leggera discesa, in cui le strade si restringono e il fondo diventa di tutti i tipi: asfalto sconnesso, sanpietrini, leggero sterrato,….. La strada è anche piena di curve, cerco di spingere un po’, per recuperare ciò che avevo perso in salita; torno a girare a poco più di 4’30” al km, ma non voglio osare di più per paura di cadere.

Al 19° km, mi si spegne la luce, anche perché gli ultimi km sono esclusivamente in salita e tanti runner, come me, arrancano, alternando tratti di camminata a tratti di corsa. Gli ultimi km, da gps, li ho fatti a più di 8 min al km….Nonostante questo concludo la mia prestazione in 1h54’, più o meno a metà classifica su 856 classificati.

Podio maschile tutto straniero: al primo posto il ruandese Simukeka della Rcf Roma Sud, con il real time di 1h07’58”, a 39 secondi il marocchino Zain della LBM Sport e, a 3’14”, l’algerino Filali dell’ACSI Campidoglio. Primo italiano, 4° assoluto, con il tempo di 1h12’53”, risulta essere Rutigliano dello S.M. Esercito.

Tra le donne , 17^ assoluta, Janat Hanane della LBM sbaraglia la concorrenza con il tempo di 1h25’21”, lasciando a più’ di tre minuti Paola Salvatori del Roma 83, e a quasi 5 minuti Annalisa Gabriele degli Amatori Villa Pamphili.