Prima edizione di questa manifestazione che prende il posto e il percorso dell’ “Aspettando la… mezza”. Il nome rappresenta la lunghezza del percorso, in miglia romane, quindi 14,8km. Questa manifestazione è stata ideata dal Colonnello Caligaris dell’Esercito italiano, perito lo scorso anno in un incidente con un elicottero militare, durante un’esercitazione, ed è dedicata alla sua memoria.
Arrivo sul luogo del ritrovo circa un’ora prima della partenza, e vedo che c’e’già parecchia gente; dopo essermi cambiato, lascio la roba al deposito-borse, e con un amico mi accingo ad un riscaldamento di una decina di minuti.
Ci mettiamo sulla linea di partenza, e alle 9.30, è suonato l’inno di Mameli ed è effettuato l’alzabandiera.
Allo start, mi si spegne il GPS, e mi tocca correre a sensazione, cercando di non partire troppo forte nei primi km, cosa mai fatta in più di 200 gare a cui ho partecipato nei pochi anni trascorsi da quando sono entrato in questo fantastico mondo che è il running.
Il percorso si snoda, quasi tutto, su vialoni belli larghi, che consentono un deflusso senza troppi problemi; ci sono i cartelli segnaletici, sia dei km, sia delle miglia romane.
Dopo circa 2,5km, abbandoniamo i vialoni e ci immettiamo in delle stradine molto più strette e costellate di vari saliscendi, fino ad arrivare al ristoro dei 5 km.
Dopo questo ristoro, percorrendo un cavalcavia, ci rimettiamo in altri vialoni, che facciamo in entrambi i sensi di marcia, fino a raggiungere il punto di partenza, in cui e’stato posizionato un cronometro, con il tappetino di rilevamento del crono (questo è il mio unico riferimento per tutta la gara): abbastanza sorpreso, scopro che sono parecchio al di sotto dell’andatura che mi ero prefissato, i 5min/km.
Intorno all’11°km, sento un po’ la fatica, ma fortunatamente dura pochi minuti; il fatto che sul controviale vedo altri runner che stanno per finire la fatica, compresa la prima donna, mi dà lo stimolo per non mollare. Dopo un paio di rotonde e di vialoni, si arriva sull’ultimo vialone di circa 1 km, in leggera discesa, che ci porta verso il traguardo.
Difatti, al cartello del 14°km, sentendo di averne ancora, decido di allungare un pochino il passo, che mi fa sorpassare parecchie decine di runner e concludo la mia fatica in 1h11’07” …di real time, ad una media di 4’48”.
All’arrivo, alla riconsegna chip, ritiro il pacco gara costituito da una maglia tecnica a maniche lunghe, in tre diversi colori; dopodiché vado al ristoro finale con acqua, the caldo e frutta.
Nel complesso una manifestazione organizzata molto bene.
Il podio maschile risulta essere composto da: Manuel Cominotto, C.S. Esercito, con il tempo di 46min netti, Carmine Buccilli, Atletica Casone Noceto, secondo a 40”, e terzo, a circa 4’ dal vincitore, l’atleta Eliyas Embaye, del team organizzatore dell’evento, LBM Sport.
Tra le donne, domina l’atleta dell’C.S.Esercito, 13^assoluta, Fatna Maraoui, in 53’08”; a circa 6 minuti giunge Isabella Papa dell’ASD Forze Armate, che distanzia di 7 secondi, Virginia Petrei dell’ASD OlimpiaEur Camp.
Arrivo sul luogo del ritrovo circa un’ora prima della partenza, e vedo che c’e’già parecchia gente; dopo essermi cambiato, lascio la roba al deposito-borse, e con un amico mi accingo ad un riscaldamento di una decina di minuti.
Ci mettiamo sulla linea di partenza, e alle 9.30, è suonato l’inno di Mameli ed è effettuato l’alzabandiera.
Allo start, mi si spegne il GPS, e mi tocca correre a sensazione, cercando di non partire troppo forte nei primi km, cosa mai fatta in più di 200 gare a cui ho partecipato nei pochi anni trascorsi da quando sono entrato in questo fantastico mondo che è il running.
Il percorso si snoda, quasi tutto, su vialoni belli larghi, che consentono un deflusso senza troppi problemi; ci sono i cartelli segnaletici, sia dei km, sia delle miglia romane.
Dopo circa 2,5km, abbandoniamo i vialoni e ci immettiamo in delle stradine molto più strette e costellate di vari saliscendi, fino ad arrivare al ristoro dei 5 km.
Dopo questo ristoro, percorrendo un cavalcavia, ci rimettiamo in altri vialoni, che facciamo in entrambi i sensi di marcia, fino a raggiungere il punto di partenza, in cui e’stato posizionato un cronometro, con il tappetino di rilevamento del crono (questo è il mio unico riferimento per tutta la gara): abbastanza sorpreso, scopro che sono parecchio al di sotto dell’andatura che mi ero prefissato, i 5min/km.
Intorno all’11°km, sento un po’ la fatica, ma fortunatamente dura pochi minuti; il fatto che sul controviale vedo altri runner che stanno per finire la fatica, compresa la prima donna, mi dà lo stimolo per non mollare. Dopo un paio di rotonde e di vialoni, si arriva sull’ultimo vialone di circa 1 km, in leggera discesa, che ci porta verso il traguardo.
Difatti, al cartello del 14°km, sentendo di averne ancora, decido di allungare un pochino il passo, che mi fa sorpassare parecchie decine di runner e concludo la mia fatica in 1h11’07” …di real time, ad una media di 4’48”.
All’arrivo, alla riconsegna chip, ritiro il pacco gara costituito da una maglia tecnica a maniche lunghe, in tre diversi colori; dopodiché vado al ristoro finale con acqua, the caldo e frutta.
Nel complesso una manifestazione organizzata molto bene.
Il podio maschile risulta essere composto da: Manuel Cominotto, C.S. Esercito, con il tempo di 46min netti, Carmine Buccilli, Atletica Casone Noceto, secondo a 40”, e terzo, a circa 4’ dal vincitore, l’atleta Eliyas Embaye, del team organizzatore dell’evento, LBM Sport.
Tra le donne, domina l’atleta dell’C.S.Esercito, 13^assoluta, Fatna Maraoui, in 53’08”; a circa 6 minuti giunge Isabella Papa dell’ASD Forze Armate, che distanzia di 7 secondi, Virginia Petrei dell’ASD OlimpiaEur Camp.