Sesta edizione di questa manifestazione, che grazie a tutte le gare in programma coinvolge più di quattromila persone, tra competiva 10km, non competitiva di 4km e la “saetta dei granai” sui 60e 100 m, che coinvolge migliaia di bambini e ragazzi delle scuole romane, e che era piaciuta tanto all’indimenticato Pietro Mennea.
Mio obiettivo personale è abbassare il 46’47” dello scorso anno e, dopo un breve riscaldamento con stretching, mi metto nei paraggi della partenza, che ad un quarto d’ora dallo start è già piena di gente.
La temperatura si aggira intorno ai 15 gradi, il caldo si farà sentire.
Puntuale c’è lo sparo e, dopo una curva a sinistra, la strada si allarga ed inizia a salire.
Per tutti i 10km di asfalto è un susseguirsi di saliscendi, sicuramente allenanti, e si corre sempre in tanta compagnia; il mio passo procede più o meno sotto la media dello scorso anno, seppur di pochi secondi, e da quasi subito sento che devo fare una sosta wc; stringendo i denti, decido di arrivare al 5° km e di fare un’unica sosta insieme al ristoro.
Con questa sosta “forzata” perdo almeno 30 secondi, difatti questo km sarà l’unico sopra i 5min/km; cerco di recuperare l’andatura che avevo precedentemente, ma non è facile con un percorso così nervoso avere un passo abbastanza omogeneo.
Intorno all’8°km ci immettiamo su un viale, con controviale lungo parecchie centinaia di metri in cui si vedono i runner che stanno per finire l’avventura.
Verso il 9° km, ci sono ancora 2-300 metri di controviale in leggera salita, svoltando a destra, si arriva al traguardo, facendo 4-500 metri di discesa, seguiti dagli ultimi 200 metri in salita.
Concludo la mia fatica con il real time di 45’51”, quasi un minuto in meno dello scorso anno, ma se non avessi fatto la sosta forzata avrei guadagnato quasi cento posizioni.
Il podio maschile è composto dal marocchino Hakim Radouan, della LBM SPORT, che bissa il successo del 2014, nonostante il suo tempo, 31’17”, sia superiore di più di un minuto e mezzo a quello dello scorso anno, che supera in volata Luca Parisi della Romatletica Footworks, e Antonio Miggiano, sempre della Romatletica Footworks, terzo a 50 secondi dal vincitore.
In campo femminile, prima, nonché 13^ assoluta, la marocchina della LBM Sport, Hanane JANAT in 34’40”; al secondo posto, a quasi un minuto e mezzo, Federica Proietti della Calcestruzzi Corradini, mentre al terzo posto si piazza Paola Salvatori della US Roma 83 in 36’13”.
Un paio di cose negative: alle 11e30 del sabato mattina, al ritiro pettorale e pacco gara, erano rimaste solo maglie tecniche di taglia S; da gestire meglio la partenza della non competitiva di 4 km, che rispetto allo scorso anno è partita qualche minuto dopo la competitiva: accanto a me, in partenza, ho visto gente che partecipava a quella gara, quindi ci sarebbe bisogno di maggiore controllo nelle fasi preliminari.
Mio obiettivo personale è abbassare il 46’47” dello scorso anno e, dopo un breve riscaldamento con stretching, mi metto nei paraggi della partenza, che ad un quarto d’ora dallo start è già piena di gente.
La temperatura si aggira intorno ai 15 gradi, il caldo si farà sentire.
Puntuale c’è lo sparo e, dopo una curva a sinistra, la strada si allarga ed inizia a salire.
Per tutti i 10km di asfalto è un susseguirsi di saliscendi, sicuramente allenanti, e si corre sempre in tanta compagnia; il mio passo procede più o meno sotto la media dello scorso anno, seppur di pochi secondi, e da quasi subito sento che devo fare una sosta wc; stringendo i denti, decido di arrivare al 5° km e di fare un’unica sosta insieme al ristoro.
Con questa sosta “forzata” perdo almeno 30 secondi, difatti questo km sarà l’unico sopra i 5min/km; cerco di recuperare l’andatura che avevo precedentemente, ma non è facile con un percorso così nervoso avere un passo abbastanza omogeneo.
Intorno all’8°km ci immettiamo su un viale, con controviale lungo parecchie centinaia di metri in cui si vedono i runner che stanno per finire l’avventura.
Verso il 9° km, ci sono ancora 2-300 metri di controviale in leggera salita, svoltando a destra, si arriva al traguardo, facendo 4-500 metri di discesa, seguiti dagli ultimi 200 metri in salita.
Concludo la mia fatica con il real time di 45’51”, quasi un minuto in meno dello scorso anno, ma se non avessi fatto la sosta forzata avrei guadagnato quasi cento posizioni.
Il podio maschile è composto dal marocchino Hakim Radouan, della LBM SPORT, che bissa il successo del 2014, nonostante il suo tempo, 31’17”, sia superiore di più di un minuto e mezzo a quello dello scorso anno, che supera in volata Luca Parisi della Romatletica Footworks, e Antonio Miggiano, sempre della Romatletica Footworks, terzo a 50 secondi dal vincitore.
In campo femminile, prima, nonché 13^ assoluta, la marocchina della LBM Sport, Hanane JANAT in 34’40”; al secondo posto, a quasi un minuto e mezzo, Federica Proietti della Calcestruzzi Corradini, mentre al terzo posto si piazza Paola Salvatori della US Roma 83 in 36’13”.
Un paio di cose negative: alle 11e30 del sabato mattina, al ritiro pettorale e pacco gara, erano rimaste solo maglie tecniche di taglia S; da gestire meglio la partenza della non competitiva di 4 km, che rispetto allo scorso anno è partita qualche minuto dopo la competitiva: accanto a me, in partenza, ho visto gente che partecipava a quella gara, quindi ci sarebbe bisogno di maggiore controllo nelle fasi preliminari.