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Ennesimo successo di questa manifestazione, che oramai è diventata un must nel panorama podistico romano e non solo.

Una 13km particolare, diversa dalle tante gare che si svolgono a Roma, dato che fa un giro insolito alla scoperta di monumenti particolari e diversi dai soliti.

Forse l’unica gara al mondo , che in “soli” 13 km, ti fa “calpestare” cinque tipi di superfici diverse: asfalto, sanpietrini, basolato lavico, sterrato e tartan.

Nonostante una settimana tribolata di allenamenti, in questa gara avevo due obiettivi personali: stare sotto l’ora e limare il tempo 2014, che era stato di 59’05”.

In una giornata primaverile, si parte con 15° di temperatura, dal viale delle Terme di Caracalla in direzione Appia antica; rispetto allo scorso anno, dove si andava dritto in un tratto con strettoia, si gira a destra per la laterale della via Cristoforo Colombo, in un tratto di 3-400 metri di leggera salita, poi si prende via di Porta Ardeatina, in un tratto di leggera salita seguito da una discesa; dopodiché intorno al km1.5, finisce l’asfalto ed inizia, con la via Appia Antica, il tratto di sanpietrini. Il mio ritmo è intorno ai 4’30” al km; ma, circa al 4° km, dove si affronta una salita poco ripida ma lunga 5-600 metri, rallento molto, anche perché dopo questo tratto, vi sono circa 200 metri di basalto lavico, il fondo originale dell’Appia antica.

Fortunatamente, si gira poi a sinistra per via di Cecilia Metella,in discesa, dove all’inizio è presente un ristoro; siamo quasi al 5° km, il mio ritmo è salito sopra i 5’/km, affrontiamo questa discesa di alcune centinaia di metri, e incontrando l’Appia Pignatelli giriamo a sinistra: facciamo un tratto di circa 500 metri in falsopiano, per poi girare a destra. per entrare nel parco della Caffarella.

Il percorso diventa sterrato e si stringe un pochino, al 7° km s’incontra anche un gregge di pecore un po’indisciplinate; il mio ritmo, nonostante i saliscendi, riesce ad essere abbastanza in linea con la media prefissata.

Appena fuori il parco è posizionato un altro ristoro e si percorre un tratto asfaltato di poche centinaia di metri, che ci porta al 9° km; da qui si riprende, per quasi un km di saliscendi, il tratto di sanpietrini che ci porta al decimo km, posizionato su una salitella asfaltata, in cui faccio una fatica immane ed il mio ritmo ne risente.

Fortunatamente poi si va solo su asfalto, e si alternano tratti di leggere salite a leggere discese; fino a che, appena dopo l’11°km, è posizionato l’ultimo ristoro, appena prima dell’ultima salitella della giornata.

Verso il 12° km si affronta viale Gudo Baccelli, lo stradone che costeggia lo stadio delle Terme, tutto in discesa: spingo un po’ e vedo sul gps che il mio passo è quasi di 3’30 al km, supero parecchie persone, fino a che si arriva all’ingresso dello stadio, dove si calpestano circa 150 metri di pista in tartan, l’ultima delle cinque superfici di oggi.

Una gara che ha sempre il suo grande fascino, dato che tra 13 km competitiva e non, vi hanno partecipato 5000 runners e quasi 1000 ai 4 km non competitivi.

Ristori con bottigliette, posizionati strategicamente. Da migliorare senza dubbio, dato che ho sentito parecchie lamentele di runner, lo striminzito pacco gara, magari pensare ad una medaglia, e il ristoro finale.

Per la cronaca vincitore risulta essere Jouad Zain della LBM SPORT con il tempo di 39’34”; tra le donne vince la marocchina Meriyem Lamachi dell’ASD Sport e Finanza, che si classifica 24^assoluta, con il tempo di 46’52”.