Decima edizione di questa manifestazione, che quest’anno ha cambiato nome e l’ultima parte del percorso, che si svolge in alcuni dei più bei posti della Città eterna.
Arrivo più di un’ora prima dalla partenza e noto che rispetto allo scorso anno c’e’ meno gente, anche se il cielo nuvoloso e la temperatura di 16° rendono le condizioni ideali per correre.
Con qualche minuto di ritardo, avviene lo start, da Viale delle Terme di Caracalla, in direzione Circo Massimo; quindi, già dopo 2-300 metri, iniziano i sanpietrini, che saranno presenti soprattutto nella prima metà di gara.
Appena dopo il Circo Massimo, inizia un tratto di leggera discesa, seguito da circa 3-400 metri di salita, in cui si costeggia il Campidoglio, per arrivare in Piazza Venezia.
S’imbocca viale dei Fori Imperiali, in cui ci sono tantissimi turisti che ci applaudono, dove - all’inizio è segnalato il 2° km; vado più forte del previsto e non riesco a rallentare più di tanto per la spinta della storia e dei turisti.
Si arriva al Colosseo e anche qui si affronta una leggera salitella, seguita da una discesa che serve a recuperare un po’ le fatiche.
Si torna in zona partenza, affrontando viale e controviali, di Viale delle Terme di Caracalla, dove è previsto l’arrivo della non competitiva di 5 km, con il primo partecipante che arriva al mio passaggio.
La 10km prosegue in direzione Appia Antica, fino ad immetterci sulla laterale della via Colombo, dove - all’inizio - è posto il ristoro intermedio con sola acqua; questo è l’unico km che correrò abbastanza sopra i 4’30”, dovuto soprattutto alla breve pausa ristoro.
La strada continua in leggera salita, fino ad arrivare in viale Baccelli, dove dopo circa 5-600 metri di saliscendi, c’e’il giro di boa che ti fa percorrere la stessa distanza sull’altra carreggiata.
Da qui, si arriva su viale di Porta Ardeatina, con – alla metà - una salita non lunga, seguita da quasi 500 metri di discesa.
Lo scorso anno, alla fine della discesa, si prendeva viale Aventino, con tutti sanpietrini e si arrivava allo stadio; quest’anno, si gira alla prima a destra, viale Giotto, i cui primi 500 metri, sono tutti di salita al 4-5%.
Faccio fatica a salire, ma presto vedo il cartello dell’ultimo km che mi ridà energia, ben sapendo che il resto della gara sarà soprattutto in discesa, che ci porta all’ingresso dello stadio, di cui calpestiamo gli ultimi 100 metri della rinnovata pista in tartan.
Concludo la mia fatica con la media di 4’25”/km, soddisfatto per il percorso non facile, 188° assoluto sugli oltre 1000 arrivati.
I vincitori risultano essere: Rafal Nordwing della LBM Sport, in 34’16”, e Paola Salvatori dell’USRoma, 13^assoluta, in 37’49”.
Doppio appunto agli organizzatori: lo scarso ristoro finale ed il misero pacco gara.