Seconda edizione di questa manifestazione, nata da un’idea del Generale Calligaris e ripristinata da due anni per omaggiare la sua memoria, che si svolge sull’inconsueta distanza delle deca milie romane, pari a 14,8 km; rappresenta, per tanti runners romani, un classico di avvicinamento della Roma-Ostia.
Arrivo circa un’ora pima dello start e parcheggio nei pressi dell’ospedale di Tor Vergata, distante poche centinaia di metri dal punto di ritrovo/arrivo.
Dopo essermi fatto un giro, a mezzora dalla partenza, mi cambio e consegno la borsa all’apposito deposito; dopo un breve riscaldamento, mi accingo ad avvicinarmi all’arco di partenza, distante circa 4-500 metri, dal punto di ritrovo/arrivo.
La giornata è quasi primaverile, con sole e circa 12 gradi, alla partenza; lo start è preceduto dall’alzabandiera e dall’inno di Mameli.
Lo scorso anno conclusi questa gara con la media di 4’48”, spero di ripetere questa prestazione e di non avere cali nella seconda metà di gara, come è successo sulla 14 km di domenica scorsa ad Ostia.
Fin dall’inizio, il mio ritmo è di poco superiore ai 4’30” al km e, nonostante un problemino alla caviglia, mi sento abbastanza bene: il mio timore è arrancare alla fine, ma non riesco a rallentare, trascinato dal mare di runners, che calpestano i vialoni di Tor Vergata.
Ci sono due ristori di sola acqua: il primo intorno al 5°, l’altro poco prima del 10° km, dove è posto anche un tappetino di rilevazione tempo.
Ci sono i cartelli che segnalano i km e le milia romane; in un paio di tratti ci s’incrocia con i primi: intorno al settimo km, vedo che i più forti sono quasi al decimo e le due nazionali, Incerti e Console, sono appaiate intorno alla decima posizione; mentre, quando sono arrivato circa al 10° km, incrocio i primi due, a poche centinaia di metri dal traguardo.
Il mio passaggio al 10° km avviene a 4’35” di media e mi stupisco di me stesso; si ripassa in zona partenza, affrontando viali, controviali e rotonde.
Decido di rallentare un po’, correndo un paio di km, una decina di secondi più lenti; nonostante questo, supero gente che è più in crisi di me.
Le gambe vanno e mi stupisco che il 14° lo corro a 4’14” e gli ultimi 800 metri a 4’04”; in questo tratto supero una ventina di persona, e guardando la classifica al 10° km e alla fine, ho recuperato quasi 50 posizioni.
Mi classifico 534° assoluto su più di 2000 arrivati, ad una media di 4’33” al km, migliorandomi di circa 4 minuti, rispetto allo scorso anno.
I vincitori risultano essere Manuel Cominotto (CS Esercito), che bissa il successo dello scorso anno, con il tempo di 47’15”, battendo in volata l’atleta delle Fiamme Azzurre, Angelo Iannelli; tra le donne vince l’atleta delle Fiamme Azzurre, nonché nazionale, Anna Incerti, che si classifica 8^ assoluta, in 50’34” sec, superando di 20 secondi, Rosaria Console, delle Fiamme Gialle.
Tutto molto ben organizzato, molto bella la maglia tecnica, magari da migliorare il ristoro finale, sarebbe stato gradito qualcosa di solido da mangiare, oltre alle arance e alla banana.