Partecipo per il secondo anno a questa manifestazione, coinvolgendo questa volta un amico – compagno di team – per correrla insieme.
Arriviamo sul posto circa un’ora e mezza prima della partenza: parcheggiamo la macchina appena fuori il borgo e ci rechiamo a ritirare il pettorale.
A circa mezzora dalla partenza, torniamo in zona partenza-arrivo, muniti di lampada frontale e borracce con acqua, pronti per partire.
Dopo un po’di stretching e yoga pre-gara, puntuale avviene la partenza, che si snoda nelle viuzze del borgo e sarà a ritmo controllato per quasi un km, dietro una “lepre” dell’organizzazione.
Dopo un km prevalentemente di asfalto, entriamo nello sterrato e fortunatamente ancora si vede dove mettiamo i piedi, dato che la notte non è ancora scesa.
Si susseguono i saliscendi sullo sterrato, intervallati da tratti su asfalto: non mancano delle salite asfaltate, di qualche centinaio di metri, che ci “obbligano” a camminare.
Comunque, nonostante le piogge dei giorni precedenti, sono pochissimi i punti dove si può scivolare e dove l’appoggio è un po’ in bilico.
Soprattutto la seconda parte di gara è quasi tutta in single track, difatti capita spesso di far passare chi viene da dietro e superare - a nostra volta - chi c’è davanti.
Nella parte più fitta del bosco, il percorso è su erba, anche abbastanza alta, ma fortunatamente ben segnalato, sia da nastro riflettente, che da led verdi, lampeggianti. Questa parte è la più caratteristica ed emozionante del percorso, anche perché c’è una mezzaluna che rischiara il tragitto.
Appena usciti dal bosco, ci aspetta una salita asfaltata di qualche centinaia di metri, dove riusciamo a superare 3-4 runners; dopo un breve tratto di sterrato, e siamo intorno al 10° km, ricomincia l’ultimo tratto di asfalto, prevalentemente in leggera discesa, che ci consente - sulla rampa di scala finale - di superare un altro runner.
Concludiamo la fatica, di circa 11,5 km, in 1h e 14 minuti.
I vincitori risultano essere Luca Gargiulo, dell’ASD Tibur Runners, e, al femminile, ventesima assoluta, Maria Grazia Mignognia dell’ASD Trail dei Due Laghi.
Una gara non competitiva ben organizzata, economica e con un lauto ristoro finale, con pasta party e vino casareccio, e con tanti premi finali ad estrazione.