Chi ha detto che una corsa debba essere sempre lunga per essere bella? Sabato 26 aprile 2014, in controcorrente a tanti trail che allungano i propri kilometraggi a dismisura, gli organizzatori del Santa Croce hanno concentrato in 20km le splendide bellezze del Golfo Paradiso.
Con partenza da Pieve Ligure Alta, a pochi chilometri da Nervi, un tracciato sempre tecnico e subito in salita ha condotto gli atleti per un bel bosco alla località di Rue Roveri. Un divertente, ma mai banale saliscendi, con traccia aperta appositamente per il trail, portava fuori dal bosco alla Cappelletta di S. Rocco e quindi alla caratteristica frazione di Teriasca, con passaggio nei bellissimi carrugi interni per poi procedere su pascoli con vista sul Golfo Paradiso e sulle montagne dell’interno, che grazie alle splendide condizioni meteo, permetteva di apprezzare questo che è uno degli angoli più belli della Liguria.
Giunti alla Borgata Canepa iniziava la parte più impegnativa di questa gara che conduceva al Monte Uccellato di 828 m, tetto della gara. Il sole caldo di questa bella giornata quasi estiva ha messo a dura prova gli skyrunner in questo tratto aperto. Dalla cima, su bel crinale erboso ed aereo un entusiasmante saliscendi portava al Monte Croce, 518 metri in splendida cornice fra il mare e i monti dell’intero.
La discesa finale ha messo a dura prova le nostre gambe: il sentiero lasciava il posto alle scalinate che spesso contraddistinguono le gare liguri, ma la soddisfazione per aver percorso un tracciato tanto bello in soli 20 km con 1.300 m di salita, per di più con un meteo ben favorevole, metteva le ali alle nostre gambe.
La classifica premia Sergio Vallosio del Bergteam che vince in 2.10, secondo Giancardi Luciano in 2.12, terzo Mainardi Francesco del Santolcese in 2.17.
Per le ragazze l’atleta di casa Lidia Rebora Team Trionfo Ligure chiude in 2.37, seconda Sammartano Tatiana dell’Ergus Team 2.53 e terza Fiorito Marina in 2.54
Per Valetudo Skyrunning raccoglie un buon decimo posto Andrea De Alessandri in 2.34
Un grazie sincero agli organizzatori che hanno azzeccato tutto, dalla scelta del percorso, all’assistenza e al ricco ristoro finale.