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A Lavagna, nella favolosa cornice del Golfo del Tigullio, domenica 1 marzo si è corsa la prima edizione del Marina Trail, che ha segnato una distanza chilometrica di 20,6 km per un dislivello complessivo di 2.200 metri. Lavagna è una perla blu del mar Ligure, ma deve il suo nome alle sue famose colline che forniscono una qualità eccelsa di ardesia che poi va a formare le lavagne, meta del gessetto e del cancellino, alla faccia dei monitor e dei personal computer.

I centocinquantasei trailer classificati si sono lanciati sulla prima salita del percorso alle ore 09,30 dal porto di Lavagna, esattamente all’entrata dello Sporting Club Marina, sede del ritrovo, partenza, arrivo, premiazioni e pranzo. Dopo alcune centinaia di metri pianeggianti nel centro di Lavagna, arrivati di fronte alla Basilica di Santo Stefano, una curva a destra ci ha immesso sulla salitona del gpm monte San Giacomo, settecento metri di dislivello con alcuni tratti molto impegnativi. Sul punto più alto del Marina trail, i tre runners che hanno occupato i primi tre posti del podio finale: Davide Cavalletti (Team Delta spedizioni), Paolo Bert (La Sportiva) e l’aquila della Valetudo, Angelo Busi, si controllavano a vista; sul crinale che portava la gara verso Sestri Levante, il piemontese Bert recuperava, in un batter d’occhio, i 40 secondi che lo dividevano dal battistrada Cavalletti e, nella parte finale della discesa tecnica che scaraventava gli atleti a Sestri Levante, Bert costruiva il suo capolavoro del running di giornata.

La giovane aquila di Mapello della Valetudo skyrunning Italia, Angelo Busi, classe 1991, alle sue prime gare di skyrunning, resisteva bene al veemente ritorno di Giulio Piana (team Mud e Snow) e, sull’ultima impegnativa salita alla chiesetta di San Giulia sull’altura di Cavi di Lavagna, stringeva decisamente i denti per tenersi stretto tra le mani questo bronzo marino.

A proposito, la sparata in discesa su Sestri Levante è stata superlativa a livello strettamente tecnico, perché era un continuo scendere a piombo su gradini e gradoni che mettevano a dura prova le leve, e per finire la criticità tecnica, sul fondo del sentiero c’erano sassi mobili e radici molto sporgenti. Poi, nei tratti meno impegnativi, la vista sulla parte finale del Tigullio, verso le Cinque Terre, è stato magnifica, nulla da invidiare alla più blasonata stazione balneare di Portofino, una vera chicca della bella Italia.

Il primo a sfrecciare all’arrivo è stato Paolo Bert, vincitore del prestigioso circuito la Sportiva 2014: il camoscio piemontese ha chiuso la sua prova con il tempo di 1h32’21”, secondo Davide Cavalletti in 1h33’40” e, bravo terzo, Angelo Busi in 1h37’49”; per il Valetudo team, 87° Giorgio Pesenti in2h27’59”.

Nel Marina trail al femminile, prima in volata Sonia Ceretto (Team Maratoneti del Tigullio) in 1h55’14”, seconda Daniela Olcese (Team Circolo Universitario Genovese) in 1h55’22”, bronzo per Francesca Gualco in 2h04’08”.