Un caldissimo Abbraccio innevato!Bagài,
l’Avisada di Rho è un appuntamento fisso ormai da anni; quest’anno ne ho approfittato per fare gruppo a favore della onlus per cui sto raccogliendo fondi per le staffette della maratona di Milano; io correrò a favore di “Abbraccio Onlus, per non sentirsi soli” http://www.abbraccio.it/
Se qualcuno volesse fare parte di una staffetta L’Abbraccio alla maratona del 7 aprile mandi una mail a
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ieri a Rho eravamo in 40 e siamo arrivato 4° gruppo più numeroso; abbiamo vinto un bel cesto di prodotti “Camuni”: un salàm, trì furmagg, na buteja de vìn, biscòtt e farina da la pulènta. Abbiamo raccolto anche offerte e fatto una riffa per assegnare il cesto; l’ha vinto una giovane e bella figliola che lavora per l’associazione e che era strafelice “Ussignùr a l’è la prima volta! ‘o mai vinciù nient prima d’incòe!!!”
La giornata era di quelle che uno apre gli occhi, guarda fuori e si gira dall’altra parte nel letto! Confesso: è quello che avrei fatto anch’io se non avessi avuto il gruppo. Neve, freddo, strade pien di pùcic e puciàc.
Il timore è quello di avere molte defezioni a causa del maltempo; le poche defezioni sono compensate da aggiunte dell’ultimo momento e siamo al completo.
Quelli dell’Avis di Rho eràn di giuinòtt quarant’an fa; adèss in sèmper quei ma cunt na quai an in pù ma l’esperienza conta e la classe non è acqua (al massimo è neve!), e nonostante l’età media non più verdissima riescono a gestire la manifestazione anche in condizioni proibitive; e a dimostrazione che come dice mia moglie “Se non son matti non li corriamo…” al via si presentano quasi 1.000 “atleti”.
Dei tre percorsi di 6, 13 e 21 km in gran parte nel Parco dei Fontanili, l’unico agibile senza rischi è quello di 6km che costeggia su entrambe le sponde il canale scolmatore; solo che l’andata è asfaltata ma il ritorno è tutto fango, paciugo e neve. Chiusi gli altri percorsi, l’anello di 6km si poteva percorrere 1, 2 o 3 volte.
Per la prima volta in vita mia l’ho fatto con i doposci … la giacca a vento e l’ombrello! Non ho voluto rischiare ed ho camminato prudentemente i 6km in compagnia di Capitan Ale. Girando lungo un anello avànt e indrè la buona e bella compagnia non è mai mancata!
All’arrivo tanta gente contenta di avere corso anche in una giornata da lupi; ritiro il premio con Simona e via … a casa a scaldarsi.
Ma l’è minga finìda chì! Stavolta la storia continua; passo da casa a prendere Maria Grazia ed andiamo alla sede dell’Abbraccio alla cascina Poglianasca di Arluno. Cume per fa cus’è? A l’è mesdì! Sèm andà lì per slungà i gàmb sòta al taùl no!
Con la Simona, gli amici runner Graziano, Patrizia&Renato ed Andrea Colombo&family , i volontari dell’Abbraccio, le famiglie ed i bambini qualcuno un po’ meno abile degli altri ma tutti tremendamente simpatici e “donatori spontanei” di affetto ed i cani della pet therapy eravamo pronti per gustare in compagnia il pranzo/incontro domenicale “Topo di campagna e Topo di città … le nostre domeniche insieme tra cibo e natura”.
Ed il cibo era ottimo ed abbondante: sette modi di fare bruschetta, un solo modo di fare risotto (zola e radicchio, da leccarsi i baffi e le orecchie ed ho pure fatto bis e tris = 3 giri da 6km), bistecche di melanzane impapaverate con stelline di polenta e zucchine, tiramisù nuntereggaepiù e pan per focaccia.
E intàn che foèra el fiucàva de brùt ‘o mangià mè un purscèl ed abbiamo trascorso un bellissimo pomeriggio in compagnia di persone speciali (un saluto particolare alla mia nuova amica Elena!) ed alla fine se mi facevano notare che avevamo mangiato vegetariano avrei risposto che non me n’ero accorto!
Alla prossima,
Ettore “Dell’Abbraccio” Compa
